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Photo London 2020: novità ed espositori della nuova edizione

Shirin Neshad, The Home of My Eyes Shirin Neshad, The Home of My Eyes
Shirin Neshad, The Home of My Eyes
Shirin Neshad, The Home of My Eyes

Photo London 2020 torna alla Somerset House di Londra dal 14 al 17 maggio 2020. Insieme alla Main Section e a Discovery, spicca la mostra dedicata a Shirin Neshat, vincitrice di Master of Photography Award 2020.

Photo London annuncia i dettagli della sua sesta edizione. Si parte da un totale di 109 espositori circa (al momento sono confermati 94 espositori provenienti da 22 paesi), i quali rappresentano il meglio della fotografia internazionale. La location è la spettacolare architettura neoclassica di Somerset House, proprio dove il termine fotografia è stato coniato per la prima volta da Sir John Hershel, l’astronomo del regno, nel 1839.

L’impegno della fiera è sempre lo stesso: proporre il meglio della fotografia contemporanea provando a delineare quelle che possono essere le sue prospettive future. Un riscontro tangibile della bontà del lavoro di Photo London è testimoniato dal nutrito gruppo di gallerie che, dopo aver partecipato alla fiera nella sezione Discovery negli anni precedenti, sono state invitate successivamente a far parte della Main Section. In questa edizione, con un percorso simile, troviamo ad esempio Black Box Projects, Webber e MMX Gallery.

Rotimi Fani-Kayode, Untitled c. 1985 © Rotimi Fani-Kayode. Courtesy of Autograph, London
Rotimi Fani-Kayode, Untitled c. 1985 © Rotimi Fani-Kayode. Courtesy of Autograph, London

Gli espositori

Sotto la presidenza di Philippe Garner, il Comitato Curatoriale della Fiera si è da subito indirizzato verso la composizione di una fiera dove il dialogo fra gli espositori giocasse un ruolo cruciale. Questo dialogo aperto ha portato a una serie di stand tematici, tra cui l’esposizione della galleria Bastian (Londra) – delle opere di Polaroid i leggendari artisti Andy Warhol, Cy Twombly e il cineasta Wim Wenders; e Prahlad Bubbar (Londra) giustapposizione di alcune stampe risalenti al 19° e 21° secolo di architettura indiana.

La qualità proposta è certificata dal fatto che diversi espositori presentano artisti che saranno protagonisti anche nelle principali mostre di Londra programmate per la primavera. Tra questi Zanele Muholi da Autograph (Londra), che sarà presente in una grande mostra alla Tate. Anche Karen Knorr, alla Sundaram Tagore Gallery (Singapore, New York, Hong Kong) e Karlheinz Weinberger a La Galerie Esther Woerdehoff (Parigi) fanno parte del gruppo di fotografi che partecipano alla mostra monumentale sulle mascolinità organizzata da Barbarican.

Quest’anno c’è una significativa attesa anche per quanto riguarda i solo show – sia nella sezione Discovery che in quella la sezione principale. Nella Main Section, questi includono Miles Aldridge alla Christophe Guye Galerie (Zurigo); Todd Hido da Reflex Amsterdam; Delphine Diallo alla Galleria Fisheye (Parigi); Guido Guidi a Large Glass (Londra); Ralph Ziman alla Rendon Gallery (L.A.); Hsu Ching-Yuan presso galerie_frédéric moisan (Parigi) e Margaret Courtney-Clarke alla SMAC Gallery (Città del Capo; Johannesburg; Stellenbosch). Nella sezione Discovery troviamo Alastair Whitton alla Black Box Publishing (Città del Capo) e Sebastian Cramer presso GUDBERG NERGER (Amburgo).

Marie Bovo, Settings
Marie Bovo, Settings

Nella Main Section ormai sono diversi gli espositori abitudinari, tra cui Flowers Galleria (Londra), Galleria Michael Hoppen (Londra), Galerie Johannes Faber (Vienna), Sundaram Tagore Gallery, People Projects (Berlino), Peter Fetterman Gallery (Santa Monica), Akio Nagasawa Gallery (Tokyo) e Robert Hershkowitz Ltd. (Regno Unito). Diversi anche gli espositori nuovi e internazionali tra cui Autografo, FLATLAND GALLERY (Amsterdam), Joerg Maass Kunsthandel (Berlino), Miyako Yoshinaga (New York), Nicholas Metivier (Toronto), Prahlad Bubbar, Richard Saltoun Gallery (Londra), Vision Neil Folberg Gallery (Gerusalemme) e Gabriel Wickbold Gallery (San Paolo).

Anche per quanto riguarda Discovery ritornano alcuni espositori come la Galleria EQUINOM (San Francisco), A.I. galleria (Londra), UP Gallery (Hsinchu, Taiwan) e Sid Motion Gallery (Londra). Queste sono affiancate da alcune nuove gallerie che puntano sulle nuove generazioni di artisti; fra queste spiccano Szena Gallery (Mosca) che espone Igor Samolet; Vanessa Vainio (Londra) che porta l’opera di Josefina Nelimarkka; Versus Art Project (Istanbul); Galeria Aura (San Paolo) con Julia Milward, Paula Scamparini e Renato Custodio; e Galerie Zielinsky (Barcellona) che mostra opere di João Farkas, Romy Pocztaruk e Leonardo Finotti.

Fiona Struengmann, Untitled, 2019
Fiona Struengmann, Untitled, 2019

Master of Photography

Master of Photography Award 2020 – premio viene assegnato ogni anno a un importante fotografo contemporaneo – viene consegnato all’artista iraniana Shirin Neshat (1957, Qazvin, Iran), alla quale viene dedicata una speciale mostra in fiera.

Negli ultimi tre decenni, lavorando con fotografia, video e cinema, Neshat ha dedicato la propria pratica alla comprensione delle forze di potere religioso e politico che hanno modellato l’Iran e altri paesi islamici. La sua arte è incentrata sui contrasti tra Islam e Occidente, femminilità e mascolinità, vita pubblica e vita privata, antichità e modernità e sui tentatici colmare gli spazi tra questi elementi.
A Photo London, Neshat presenta per la prima volta nel Regno Unito la serie fotografica The Home of My Eyes (2015), recentemente in mostra al Broad di Los Angeles come parte della grande retrospettiva dell’artista. Il 55 i ritratti intimi e ravvicinati di questa serie rappresentano un cambiamento nella pratica di Neshat, in quanto si discostano dalle opere che riflettono sulla sua società iraniana. In questo caso invece la serie raffigura l’Azerbaigian e la sua popolazione, aggiungendo anche le sue classiche didascalie per esprimere opinioni personali o sottolineare alcuni elementi.

Qui l’elenco completo degli espositori.

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