A Shanghai il Power Station of Art e lo Shanghai Museum sono stati riaperti dopo essere stati chiusi da fine gennaio. Biglietti dei musei prenotati su WeChat
Nel profluvio di notizie di questi giorni, che ovviamente parlano di chiusura al pubblico anche per le strutture culturali del Paese, scorgere anche piccoli barlumi di ottimismo non può che giovare all’umore (e magari anche alle borse). Mentre ad esempio New York conferma la chiusura delle dozzine di musei della città, dal Metropolitan al Museum of Modern Art, il MoMA PS1, il Whitney, il Guggenheim, dall’altra parte del pianeta arrivano i primi timidi segnali in controtendenza.
A Shanghai il Power Station of Art, museo d’arte contemporanea finanziato dallo stato che ospita anche la Biennale di Shanghai, e lo Shanghai Museum sono stati riaperti dopo essere stati chiusi da fine gennaio. I musei hanno ovviamente aumentato le precauzioni di salute e sicurezza, con protocolli di disinfezione quotidiana, e limitato il numero di visitatori, che dovranno tenersi a una distanza di un metro e mezzo e indossare mascherine protettive.
I biglietti devono essere prenotati in anticipo sul sito cinese di social media WeChat. Con un limite massimo di 500 per la Power Station e di 300 per lo Shanghai Museum. Prima di entrare dovranno misurarsi la temperatura e presentare carta d’identità e codice sanitario. Alla Power Station hanno anche preparato un’area di quarantena temporanea su ogni piano, in caso di emergenze.
In Corea del Sud il National Museum of Modern and Contemporary Art ha programmato di riaprire le sue quattro sedi il 23 marzo. Il Kyocera Museum di Kyoto, che è stato chiuso dal 2017 per un ampliamento, ha programmato anteprime private il 19, 20 e 23 marzo, prima della riapertura pubblica prevista per il 4 aprile. Il Museum of Contemporary Art Tokyo e l’Aichi Prefecture’s Toyota Municipal Museum of Art hanno annunciato piani per riaprire il 31 marzo.
http://powerstationofart.com/en/
