Ciao ciao Frieze. La pandemia di Coronavirus continua inarrestabile e fa saltare tutto il mondo dell’arte. Dopo tutte le fiere di marzo e aprile già posticipata in autunno o definitivamente cancellate, ora è il turno di Frieze New York (7-10 maggio). Mercoledì 6 maggio avrebbe aperto le sue porte per la giornata di Preview, ma è stata annullata a causa delle restrizioni statali emanate negli ultimi giorni sull’assembramento di persone.
La salute e la sicurezza di tutti i soggetti coinvolti nell’evento restano dunque le massime priorità di Victoria Siddall, direttrice globale della fiera, Loring Randolph e della vicedirettrice Kristell Chadé che hanno prontamente allertato tutti gli espositori con una lettera. Entro la prossima settimana verranno comunicati anche i dettagli riguardo al rimborso dei galleristi.
Oltre 200.000 persone in tutto il mondo sono state infettate dal Covid-19, 8.000 delle quali sono decedute. In presenza di tali numeri quasi tutti i musei, gallerie e centri culturali di New York hanno iniziato a chiudere. Art Basel Hong Kong, prevista a febbraio, è stata cancellata fisicamente ma resiste virtualmente. La fiera ci sarà come i molti espositori che hanno deciso di partecipare, ma nella sua versione online.
La Dallas Art Fair, Art Cologne e Art Brussels, sono state posticipate anziché cancellate, Art Basel in Svizzera sarà molto probabilmente rimandata in autunno, mentre Frieze Sculpture (al Rockefeller Center) si terrà questa estate, invece che a maggio. Confermate ancora per la prima settimana di ottobre Frieze London e Frieze Masters, Berlin Gallery Weekend per la prima di settembre, la Dallas Art Fair all’inizio di ottobre e Art Cologne a novembre.