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Una call invita i fotografi (professionisti e non) a raccontare la vita ai tempi del Coronavirus

Life in time of coronavirus, grafica di Elena Piloni

Roma Fotografia, in collaborazione con TWM Factory, lancia un concorso che invita a  raccontare la quotidianità ai tempi del Coronavirus attraverso l’immagine. C’è tempo fino al 30 settembre.

Che con le immagini ci si lavori o che semplicemente ci si diletti a scattare qualche foto qua e là, inevitabile non aver pensato di servirsi del mezzo fotografico per raccontare, e in futuro ricordare, la straordinaria esperienza che stiamo vivendo da quanto il Coronavirus ha coinvolto e stravolto le nostre esistenze. In molti casi, specialmente negli ultimi giorni, l’epidemia ci ha costretti a cambiare abitudini, tra lo smart working e una drastica riduzione della vita sociale. Ci stiamo abituando alle strade deserte, ai bar semi-vuoti, ai cinema e ai teatri chiusi. O ancora, alle farmacie saccheggiate che espongono i cartelli Amuchina finita, all’obbligo di mantenere le distanze nei negozi e nei supermercati (ritrovandoci a guardare con diffidenza chi troppo si avvicina), ai nonni che per la prima volta preferiscono non vederci. Abbiamo assistito alla folla che la sera del 7 marzo, quando è uscito il nuovo decreto, si è riversata nelle stazioni lombarde per fuggire dalla zona rossa.

Foto: Ansa

Un tempo ricco di spunti da raccontare attraverso le immagini, come suggerisce Life in the time of Coronavirus, la call indetta da Roma Fotografia, in collaborazione con TWM Factory, che ha l’obiettivo di raccogliere testimonianze con le quali realizzare una mostra fotografica. L’idea è quella di trasformare in opportunità questa situazione di disagio e stallo, accumulando i racconti di un momento che rimarrà impresso nella storia. Un concorso con respiro internazionale che, di fronte a un dramma che ci riguarda tutti da vicino, suggerisce di restare uniti attraverso il linguaggio dell’immagine, superando lo sconforto e gettando uno sguardo lucido sulla realtà.

Foto: Ansa

Le categorie a cui è possibile partecipare sono due: single shot, che richiede l’invio di una singola fotografia e short story, che invece vuole una narrazione composta da 6 immagini. Il concorso è gratuito, può partecipare chiunque abbia compiuto diciott’anni mentre la scadenza è fissata per il 30 settembre 2020. Sono ammesse fotografie in bianco e nero e a colori con inquadrature sia verticali che orizzontali e quadrate, scattate con qualsiasi mezzo (digitale, analogico o con il cellulare). Gli scatti vanno inviati in bassa risoluzione, massimo un mega, in formato JPEG (.jpg). Qui tutto il regolamento: https://www.roma-fotografia.it/life-in-the-time-of-coronavirus/.

Foto: Ansa

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