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Cosa significa essere liberi? Un documentario importante su migrazione e diritti lgbt

Libertà, frame Libertà, frame
Libertà, frame
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Savino Carbone, dopo aver realizzato in precedenza dei reportage sulle condizioni delle comunità migranti e di girovaghi, esordisce con il suo primo docufilm “Libertà”.

Cosa significa Libertà? E’ la domanda che si pongono i due ragazzi africani, protagonisti del nuovo documentario “Libertà” scritto e diretto da Savino Carbone con l’aiuto di Gabriele Labianca, prodotto da Cooperativa Quarantadue e Centro Documentazione e Ricerca “Möbius”.

La libertà, in un paese democratico come l’Italia, sembra qualcosa di scontato. In altre parti del mondo viene costantemente rincorsa.

I due ragazzi B. e C., del Senegal e della Nigeria, hanno deciso di fuggire dai loro paesi perché omosessuali. Per loro la possibilità di decidere chi abbracciare o baciare non è contemplata. La comunità LGBT è costretta a fare i conti con un’ intolleranza diffusa e un codice penale che prevede il carcere e, in alcuni casi, persino la lapidazione.

I due migranti richiedono asilo all’Italia, arrivano a Bari. Qui devono fare i conti con le nuove e pesanti politiche migratorie del nuovo Ministro degli Interni. Al loro arrivo la situazione non è quella che speravano ma, anzi, si ritrovano ad affrontare un clima di odio e di emarginazione generale nei confronti di tutti i migranti che arrivano da quei paesi.

Libertà, frame
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Il documentario è girato nel capoluogo pugliese e, in particolar modo, nel quartiere Libertà rione considerato “difficile” dalla stampa in quanto sono presenti molte comunità straniere. Nel film, invece, la zona diventa esplicita manifestazione dei desideri di chi, per amore, ha lasciato tutto.

Tutto il racconto è guidato da una regia intima con una lunga e solitaria autonarrazione dei due protagonisti. Una messa a fuoco sulla difficile situazione dei migranti omosessuali costretti a sopportare una continua emarginazione, dove la parola Libertà non riesce ad acquisire un significato. Una situazione difficile che li trascina in un eterno, incerto presente senza possibilità di futuro.

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