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Arte balsamo della psiche. La quarantena degli artisti, Andrea Martinucci

Martinucci, acrilico, terra, grafite e alluminio su tela, 200x200x4cm Courtesy l'artista Martinucci, acrilico, terra, grafite e alluminio su tela, 200x200x4cm Courtesy l'artista
Martinucci, acrilico, terra, grafite e alluminio su tela, 200x200x4cm Courtesy l'artista
Martinucci, acrilico, terra, grafite e alluminio su tela, 200x200x4cm Courtesy l’artista

Com’è cambiata la vita degli artisti durante la quarantena? Come sono mutate le loro abitudini, il loro sentire, il loro lavoro?

L’aria sospesa, gli spazi dilatati, i silenzi, il fluire sordo del tempo. L’attesa pervasa di un chiarore surreale e indefinito che scandisce le vite della quarantena. Abbiamo chiesto a una serie di artisti di raccontarci lo scorrere del tempo dalle proprie case, trasformate in temporanei atelier. La vita di un artista ai tempi della pandemia.

I tempi di Andrea Martinucci

Come passi la giornata, dove e come dipingi ora?

Sono fuori dalla mia casastudio di Milano. Ho portato con me il necessario, il mio kit di sopravvivenza. Dentro la valigia ho messo mutande, un telo da proiezione, colori acrilici e qualche maglietta, questa cosa già mi successe qualche anno fa, in una situazione del tutto differente. Mi sono ritrovato a riscoprire il disegno perché vedo in questo atto qualcosa di primitivo che mi permette di entrare in contatto con dei pensieri profondi, intimi.

Tempo, Spazio, Suono. Concetti ricalibrati, relativi, riformulati…
Il tempo non esiste o esiste meno di prima, lo spazio fisico a volte viene sostituito da quello mentale e il suono è quello di una radio o di una musica continuamente attiva per tutta la giornata.
Sono dentro una vita automatica, che a volte mi sembra autistica.
Andrea Martinucci
Andrea Martinucci
Leggere, scrivere, riflettere, altro…
Conservo la mia routine di letture varie, consultazione di archivi digitali, di note, vocali o scritte sul cellulare. Sicuramente passo più tempo al computer immaginando questo come se fosse una sorta di finestra alla vita. Di conseguenza, i nuovi spazi e i luoghi di incontro diventano Skype e Zoom. Forse la mia è solo una richiesta di fisicità.
Prima cosa che farai quando finisce la quarantena?

Ci penserò quando tutto questo finirà.

Andrea Martinucci
Andrea Martinucci, exhibition view – “I will give you a taste of your inner desires“, curata da Bianca Baroni, Renata Fabbri Arte Contemporanea, Milano (Courtesy Renata Fabbri)
Martinucci, acrilico e grafite su tela, 40x50x4cm 2019 Courtesy Collezione Privata
Martinucci, acrilico e grafite su tela, 40x50x4cm 2019 Courtesy Collezione Privata

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