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Cinque record e crescita globale. Arte Africana sugli scudi nell’asta online di Sotheby’s

Shina Yussuff, Royal Welcome, 1974
Asta Sotheby's arte africana 2020 Samuel Fosso, Le Chef: celui a vendu l'Afrique aux colons, Tati Series, 1997
Samuel Fosso, Le Chef: celui a vendu l’Afrique aux colons, Tati Series, 1997

La pandemia non ferma l’ascesa dell’arte africana. L’asta online conclusasi il 31 marzo scorso da Sotheby’s ha registrato 5 nuovi record, un totale di 2,359,375 £ e una partecipazione in crescita rispetto allo scorso anno. Elementi che confermano l’interesse del mercato per il contemporaneo africano.

Chiunque abbia visitato la scorsa Biennale di Venezia (May You Live In Interesting Times, 11 maggio-24 novembre 2019) non avrà potuto fare a meno di rimanere colpito dalle opere provenienti dal continente africano, dai collage di Njideka Akunyili Crosby alle scene affollate di Kerry James Marshall. Ma sono già alcuni anni che l’interesse per l’arte africana contemporanea ha iniziato a invadere i mercati occidentali. La prima asta di Modern and Contemporary African Art, tenutasi da Sotheby’s nel maggio 2017, si era chiusa con un totale di 2,794,750 £, un record per la categoria. Dopo questo “boom” iniziale l’interesse non si è mai sopito, tanto che il fatturato di 9.9 milioni di sterline ha raggiunto la cifra di 13.976.352 £ nel 2019.

Asta Sotheby's arte africana 2020 Hassan EL Glaoui, Dromedaries, 1975
Hassan EL Glaoui, Dromedaries, 1975

Originariamente programmata per il 25 marzo, la sesta asta di arte africana moderna e contemporanea si è svolta interamente online dopo le ultime disposizioni del governo britannico. Nonostante il momento particolare, la maggior parte dei lotti è stato acquistato superando in molti casi la stima massima.

Scorrendo il catalogo è impossibile rimanere indifferenti davanti all’arcobaleno di colori creato dai paesaggi esotici costellati di cavalli e dromedari di Hassan El Glaoui (pioniere dell’arte marocchina che realizza un incanto totale pari a 113,750 £) e dalle figure fatte di circuiti di Eddy Kamuanga Ilunga, che, con la vendita di Ko Bungisa Mbala Mibale 2 (62,500 £) e Ko Bungisa Mbala Mibale 3 (43,750 £), dimostra ancora una volta di essere un talento da tenere sott’occhio.

Asta Sotheby's arte africana 2020 Eddy Kamuanga Ilunga, Ko Bungisa Mbala Mibale 3
Eddy Kamuanga Ilunga, Ko Bungisa Mbala Mibale 3

A farla da padrone sono le donne, le cui opere rappresentano il 41% del venduto. A guidare la trafila Irma Stern, che si conferma una delle artiste più interessanti del contiene conquistando i primi posti nella classifica dell’asta. A dominare è Grape Packer (435,000 £), seguita a ruota da Mangbtu Children View Across Vineyard, entrambi aggiudicati a 250,000 £.

Non stupisce l’interesse smosso dalle artiste africane, basti pensare al successo internazionale registrato in asta da Julie Merethu, Marlene Dumas e dalla stessa Stern. Altra artista da segnalare è Bertina Lopes, il cui Portrait of a Woman è stato venduto a 8,125 £, superando la stima iniziale di 4,000 – 6,000 £.

Asta Sotheby's arte africana 2020 Irma Stern, Grape Packer, 1959
Irma Stern, Grape Packer, 1959

Buoni risultati anche per gli artisti che per la prima volta partecipavano a un’asta internazionale. Wakulima (The Farmers) di Elias Jengo, partito da una stima di 2,000 – 3,000 £ è stato venduto a 5,250 £, mentre la nigeriana Shina Yussuff ha raggiunto la cifra 5,000 £ con Royal Welcome. Due opere, queste accomunate dall’uso di pennellate dense e colori intensi, che in generale sembrano essere le caratteristiche preponderanti -e più apprezzate- di buona parte dei quadri in asta.

Shina Yussuff, Royal Welcome, 1974

Successo anche per la fotografia. Il camerunese Samuel Fosso ha battuto il proprio record personale non una ma ben due volte, grazie a un paio di scatti del 1997 provenienti dalla sua “Tati Series”, venduti rispettivamente a 21,250 £ (Le Chef: celui a vendu l’Afrique aux colons) e 20,000 £ (La Femme Américaine liberée des années 70). Ai toni sgargianti di Fosso fa da contraltare il bianco e nero di Untitled, 1957-1958 (6,000 £), con cui il fotografo Seydou Keïta documenta il passaggio di Bamako da colonia francese a capitale del Mali indipendente.

Asta Sotheby's arte africana 2020 Untitled, 1957-1958, Seydou Keïta
Untitled, 1957-1958, Seydou Keïta

Altro nome che domina i primi posti della classifica è quello di Ben Enwonwu. Quasi tutte le sue opere hanno realizzato buoni risultati, in particolare Sefi, bellissimo ritratto di una donna recentemente identificata come la principessa Judith Safinet ‘Sefi’ Atta, aggiudicato per 250,000 £ (stimato 200,000 – 300,000 £). Interessante il legame di questo lotto con quello successivo (sempre di Enwonwu), un bronzo raffigurante Afi Ekong, una delle più importanti artiste nigeriane nonché moglie del fratello della principessa Sefi (venduto per 125,000 £).

Asta Sotheby's arte africana 2020 Ben Enwonwu, Sefi, 1953
Ben Enwonwu, Sefi, 1953

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