Fondazione Prada e Francesco Vezzoli lanciano un’innovativa iniziativa su Instagram che coinvolge direttamente gli utenti, chiamati a rispondere a più di 50 sondaggi accessibili dalle storie dell’account della Fondazione. I risultati saranno poi oggetto di riflessione da parte di esperti proveniente da diversi campi.
Il meccanismo forzatamente semplificatorio con cui si muovono i social network sta per essere minacciato. Si fa per dire, ovviamente, dal momento che non può che risultare positivo qualsiasi tentativo di superare l’immediatezza, spesso riduttiva, con cui ci muoviamo – del tutto complici – nella dimensione online della socialità. Instagram è forse il luogo di incontro che più di altri è caratterizzato dalla transitorietà e dall’effimeratezza dei sui contenuti – pensiamo ad esempio alle stories – o al linguaggio binario tramite cui li si valutano – like o si passa avanti. Infatti, se piattaforme come Facebook risultano, pur con i loro limiti, luoghi di confronto, Instagram ha portato all’estremo l’umana tensione alla velocità e all’immediatezza.
Al fine di invertire questa tendenza, Fondazione Prada presenta un progetto digitale ideato dall’artista Francesco Vezzoli: Love Stories – A Sentimental Survey by Francesco Vezzoli. Con questo nuovo progetto, a cura di Eva Fabbris, dal 4 maggio 2020 l’artista esplora attraverso il linguaggio dei social lo stato emotivo, amoroso e psicologico di una vasta comunità online.
In particolare lo strumento coinvolto è la funzione sondaggio delle stories. I follower di Fondazione Prada, e in più in generale gli utenti di Instagram, saranno invitati, story dopo story, a scegliere tra due possibili opzioni, a schierarsi a favore di una delle due affermazioni proposte. Amore, sesso, identità, corpo, solitudine, appartenenza, alterità, futuro: queste le tematiche delle oltre 50 domande che Vezzoli propone associate a immagini pensate per creare cortocircuiti visivi e sottotesti interpretativi.
Ad ampliare e approfondire l’esperienza proposta concorrono principalmente due fattori. Il primo è che i sondaggi di ogni settimana formeranno un nucleo tematico liberamente ispirato a un’aria tratta da opere liriche di compositori italiani come Vincenzo Bellini, Giacomo Puccini, Gioacchino Rossini e Giuseppe Verdi, e dal Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart, in omaggio a Pasolini, che aveva usato questo brano musicale come commento sonoro per Comizi d’amore (film già sfruttato da Vezzoli per una sua opera nel 2004, ideata per la mostra Trilogia della morte tenutasi proprio presso Fondazione Prada di Milano).
Il secondo aspetto, che rende veramente interessante l’esperimento, è che alla fine di ogni settimana i risultati dei sondaggi saranno commentati da una personalità del mondo della cultura, dell’arte, della moda, del cinema, della musica, della televisione e della comunicazione. Ognuno di loro, tramite i loro mezzi (un testo, un video, o altri tipi di contributi), analizzerà i responsi abbozzando un ritratto parziale della nostra comunità alla luce della situazione di incertezza e sospensione che stiamo vivendo. Instagram può così trasformarsi luogo transitorio a virtuale occasione di riflessione artistica e sociale.