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Arte balsamo della psiche. La quarantena degli artisti, Regina José Galindo

Regina José Galindo - Ejercicio de cuarentena (portrait)
Regina José Galindo – Ejercicio de cuarentena (portrait)

Com’è cambiata la vita degli artisti durante la quarantena? Come sono mutate le loro abitudini, il loro sentire, il loro lavoro?

L’aria sospesa, gli spazi dilatati, i silenzi, il fluire sordo del tempo. L’attesa pervasa di un chiarore surreale e indefinito che scandisce le vite della quarantena. Abbiamo chiesto a una serie di artisti di raccontarci lo scorrere del tempo dalle proprie case, trasformate in temporanei atelier. La vita di un artista ai tempi della pandemia.

I tempi di Regina José Galindo

Come passi la giornata, dove e come dipingi ora?

Ogni giorno è uguale e diverso. Non ho smesso di fare yoga un solo giorno la quale mi ha permesso di stancarmi, o minuti di tabata. Immagino che sarò più magra. O meglio, lo sono sempre.

Sono una privilegiata perché vivo in una vecchia casetta di legno sulla collina di un vulcano e ho un giardino con tre cani. La reclusione non è stata un grave problema. Il problema è stata la paura per quello che poteva succedere. La sensazione di vuoto nello stomaco mi ha accompagna e non è gradevole. 

Regina José Galindo, Libertad Condicional, 2009, Lambda print on dibond, 70 x 100 cm each | Courtesy of the artist and Prometeo Gallery, Milan / Lucca
Regina José Galindo, Libertad Condicional, 2009, Lambda print on dibond, 70 x 100 cm each | Courtesy of the artist and Prometeo Gallery, Milan / Lucca
Tempo, Spazio, Suono. Concetti ricalibrati, relativi, riformulati…

Né ricalibro né riformulo molto, faccio scorrere o almeno provo a farlo.

Né faccio piani né penso nel futuro, siamo qui e stiamo bene, non penso molto più in là di questo.

Leggere, scrivere, riflettere, altro…

Nella quotidiana vita in reclusione mi esercito e condivido cose con mia figlia, vediamo molti film, leggo, cerco di scrivere quando questo non mi butta giù il morale, perdo tempo. Gioco, torno a esercitarmi, balliamo, giochiamo a domino o scarabeo, tiriamo palline a uno dei nostri cani. Vediamo film e vediamo passare i giorni.

Leggo poche notizie la maggior parte delle volte, anche se alcuni giorni faccio il contrario, mi ossessiono e le cerco in ogni lato.

All’inizio mi sentivo molta pressione per generare idee, per produrre. Adesso quest’ansia è calata un po’.

Prima cosa che farai quando finisce la quarantena?

Non voglio rendere romantica questa quarantena, la verità è che non penso a quello che farò domani, men che meno penso a quello che farò alla fine della reclusione.

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Regina José Galindo, Make America Great Again, 2017, Lambda print on dibond, 125 x 150 cm | Courtesy of the artist and Prometeo Gallery, Milan / Lucca
Regina José Galindo, Aún no somos escombros, 2016, Lambda print on dibond, 150 x 100 cm | Courtesy of the artist and Prometeo Gallery, Milan / Lucca
Regina José Galindo, Aún no somos escombros, 2016, Lambda print on dibond, 150 x 100 cm | Courtesy of the artist and Prometeo Gallery, Milan / Lucca

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