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Arte balsamo della psiche. La quarantena degli artisti, Alessandro Sambini

Ritratto in volo nei cieli di Farm. Photo by Ilaria Tariello” Ritratto in volo nei cieli di Farm. Photo by Ilaria Tariello
Ritratto in volo nei cieli di Farm. Photo by Ilaria Tariello”
Ritratto in volo nei cieli di Farm. Photo by Ilaria Tariello

Com’è cambiata la vita degli artisti durante la quarantena? Come sono mutate le loro abitudini, il loro sentire, il loro lavoro?

L’aria sospesa, gli spazi dilatati, i silenzi, il fluire sordo del tempo. L’attesa pervasa di un chiarore surreale e indefinito che scandisce le vite della quarantena. Abbiamo chiesto a una serie di artisti di raccontarci lo scorrere del tempo dalle proprie case, trasformate in temporanei atelier. La vita di un artista ai tempi della pandemia.

I tempi di Alessandro Sambini

Come passi la giornata, dove e come dipingi ora?

Passo la giornata tra casa e studio, l’una 30 metri dall’altro. Distinguerei tra il “lavoro” di auto-tutela spirituale e quello concreto, che ha un precipitato più tangibile. Quest’ultimo dipende dalle stesse tempistiche pre-Covid, che, seppur più rarefatte e meno formali, rimangono invariate. Per quanto riguarda il primo “lavoro” invece non dipende da niente e nessuno se non (in sequenza lineare) dall’istinto di preservazione, dalla necessità insorta di riconsiderazione del sé (ovvero la ridefinizione del mio contorno) e infine dal vizio dell’auto-proiezione nel tempo.

Tempo, Spazio, Suono. Concetti ricalibrati, relativi, riformulati…

Ho scoperto che esiste il tempo, prima non lo consideravo. Lo spazio mentale sovrasta, annienta o domina quello fisico. Il suono è quello del violino, di Call Of Duty Mobile e delle cuffie Bluetooth che mi dicono: “call ended”.

Test di human-vision, pennarello nero su foto di campagna di moda, 2019
Test di human-vision, pennarello nero su foto di campagna di moda, 2019
Leggere, scrivere, riflettere, altro…

Semplicemente prima non facevo altro che assolvere ad una serie di tasks© in linea l’una con l’altra. Esisteva quindi il tempo libero.

La parte di tempo (della giornata lavorativa, delle festività o del ”fine settimana”, il cosiddetto weekend) durante il quale l’individuo è libero da impegni di lavoro. Nella nozione di t.l. così come è andata definendosi nelle società industriali, specie a partire dal secondo dopoguerra, è quindi implicito sia il concetto di tempo ”libero dal lavoro” sia quello, complementare, di tempo ”totalmente disponibile” e ”liberamente fruibile”: fruibile per attività alternative alle obbligazioni sociali del lavoro, come per esempio le attività di svago e/o d’interesse personale (i cosiddetti hobbies) o, comunque, di godimento privato (donde l’identificazione del free time con leisure in inglese, o con loisir in francese). 

I concetti limite che simbolizzano la massima divergenza tra questi due tipi di tempo sono lavoro gioco. (LAMITICATRECCANI)

Ora, libero di fruire, credo sia sempre weekend, gioco, godo privatamente, mi occupo dei miei hobbies.

Prima cosa che farai quando finisce la quarantena?

La sensazione personale è che, per vari motivi, la quarantena sia finita il primo giorno che è cominciata.

The Gallery revolve, videogame still, 2020
The Gallery revolve, videogame still, 2020
1624, Costellazione 4C, 2018
1624, Costellazione 4C, 2018

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