Germano Celant ci ha lasciati, stroncato dal covid-19. 8 anni fa teneva questa conferenza a tema “Grand tour dell’arte povera” presso l’Accademia Nazionale di San Luca, a Roma. L’anno prima andava in scena la mostra-evento Arte Povera 2011, che aveva come fulcro il movimento a cui Celant diede il nome.
Germano Celant, curatore e storico dell’arte nato a Genova nel 1940, è l’ennesima vittima di questa pandemia. Noto sopratutto per aver coniato la definizione di Arte Povera e per avere, tra l’altro, fatto conoscere la Conceptual Art americana in Italia, Celant attualmente era curatore della Fondazione Prada di Milano e della Fondazione Vedova a Venezia.
In questo video del 2012, il curatore, introdotto da Francesco Moschini, ripercorre l’esperienza del progetto Arte Povera 2011: una mostra-evento che, in occasione dei 150 anni dell’unità d’Italia, coinvolgeva otto musei e istituzioni culturali. Un’esposizione di oltre trecento installazioni e opere collocate nelle principali città italiane: Torino, Milano, Bologna, Roma, Napoli e Bari. Il progetto espositivo presentava, a distanza di oltre quarant’anni, gli sviluppi storici e le prospettive contemporanee della corrente nata nel 1967 attraverso la definizione coniata dallo stesso Celant.