Per festeggiare il primo di maggio, la Festa di tutti i Lavoratori, la Cineteca di Bologna, in collaborazione con lo sponsor Hera e con MyMovies, offre la visione sul sito di quest’ultimo di un grande classico: Tempi Moderni, l’opera di Charlie Chaplin distribuita nelle sale cinematografiche nel 1936.
La pellicola sarà visibile nella forma restaurata dalla stessa Cineteca: sarà presente la colonna sonora orchestrale dello stesso Chaplin, diretta da Timothy Brock.
Questa nuova versione nasce proprio per celebrare i cento anni dalla nascita del vagabondo Charlot. Il personaggio, che rese celebre Chaplin all’inizio della sua lunghissima e immensa carriera cinematografica, vedrà la sua fine proprio con questa pellicola: una sorta di “addio” da parte dell’attore, che decise di dedicarsi ad una tipologia di personaggi differenti.
Tempi Moderni è l’opera con cui Chaplin, qui nel ruolo sia di regista che di attore, decise di convertire il personaggio di Charlot nella figura dell’operaio. Con una serie di gag esilaranti, tra cui la scena cult in cui il protagonista rimane incastrato tra gli ingranaggi della macchina, egli cercò di trasportare sul grande schermo un tema che stava diventando sempre più quotidiano: il rapporto tra l’uomo e la macchina.
Un rapporto che risulta alienante e che viene sottolineato dal ritmo incalzante e incessante della catena di montaggio della fabbrica in cui lavora; il film fu infatti definito una satira implacabile del taylorismo dell’epoca.
Inizialmente, Chaplin scrisse anche dei dialoghi per questo film, pensando di utilizzare per la prima volta il sonoro. Successivamente, per dare maggior impatto al tema alienante della pellicola, decise di inserire solamente voci umane filtrate dalla tecnologia. Solo nel finale si riuscirà ad udire la voce di Chaplin mentre improvvisa la sua canzone in grammelot (in gergo teatrale, una lingua inventata con parole storpiate senza alcun senso).
Il genio visionario dell’artista e la sua sensibilità vengono riconosciuti anche in quello che disse postumo all’uscita del film: con quest’ultimo, egli non volle incentrarsi su argomenti o temi politici, ma sulla figura dell’operaio, cioè dell’Uomo, senza nome, in un’epoca appunto di “Tempi Moderni”.
La pellicola sarà proposta dal primo maggio, per quattro giorni, sul sito MyMovies.
Visitando il sito della Cineteca di Bologna (www.cinetecadibologna.it) e cliccando sul banner dedicato a Tempi moderni, si verrà reindirizzati in automatico alla pagina di presentazione dell’iniziativa per l’acquisto dei biglietti: questi avranno una validità di 24 ore a partire dalle ore 15.30 di ciascuna giornata.