Qual è stata l’infanzia di Leonardo a Vinci? E com’era davvero il suo volto? Come sono stati restaurati i suoi capolavori? E che cosa è ancora vivo del Genio ai giorni nostri? A due giorni dall’anniversario della morte, il 2 maggio, il documentario Leonardo da Vinci. L’ultimo ritratto intende rispondere a queste ed altre domande; scritto e prodotto dalla Rai va in onda il 4 e il 9 maggio alle 22.10 su Rai Storia.
Nella prima puntata, lunedì 4, si parla della vita di Leonardo a partire dai documenti di nascita, conservati nell’Archivio di Stato di Firenze, per proseguire con il prodigio del suo talento precoce, che si rivela nella bottega del Verrocchio; fino all’abbandono di Firenze, causato anche dal timore di un processo per sodomia. In seguito Leonardo approda a Milano, alla corte di Ludovico Sforza, al quale si presenta con una lettera che equivale ai nostri attuali curriculum, evidenziando anche le sue doti di costruttore di armi dalla tecnologia avanzata. Vediamo poi la Dama con l’ermellino, il primo ritratto moderno della storia, come lo definisce nel corso del documentario lo storico dell’arte Pietro Marani, che ritrae in posa naturalistica Cecilia Gallerani, l’amante di Ludovico il Moro. Non mancano le vicende approfondite e le immagini ravvicinate delle altre opere di Leonardo, come l’Ultima cena e la Battaglia d’Anghiari. Nella prima puntata del documentario si parla anche del Leonardo ingegnere,che scrive al sultano dell’impero bizantino promettendogli la realizzazione di un ponte sul Bosforo, fra l’Europa e l’Asia, idea quanto mai evoluta per l’epoca. Infine, il rapporto tormentato con la Roma di papa Leone X e gli ultimi anni in Francia.