Ha inaugurato in versione digitale la mostra Territorial Agency: Oceans in Transformation, con un ricco programma di iniziative, tra arte e scienza. Tra queste, Freq_Wave, il progetto sonoro che coinvolge 84 sound artists internazionali nella mappatura sonora degli oceani. Mentre dal 19 maggio, sulla facciata della Chiesa di San Lorenzo, è protagonista l’installazione luminosa che indica il livello di marea che la Laguna di Venezia raggiungerà per la fine del secolo.
Aspettando la sua apertura, prevista per il 27 agosto 2020 nella Chiesa di San Lorenzo, sede veneziana di Ocean Space, si svela online sulla piattaforma ocean-archive.org, a partire dal 20 maggio, la mostra Territorial Agency: Oceans in Transformation, a cura di Daniela Zyman. Ricco il calendario di iniziative rigorosamente digitaliche introdurrà il pubblico alle tematiche dell’esposizione, tra conversazioni, conferenze e il progetto sonoro Freq_Wave.
Qualcosa si muove però anche in città, dal 19 maggio: sulla facciata della chiesa di San Lorenzo, un’installazione luminosa proietta una linea orizzontale situata a metri e mezzo dal suolo, rendendo visibile l’altezza a cui arriverà l’acqua della laguna di Venezia alla fine del nostro secolo, secondo le stime del Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico.
Con Oceans in Transformation, Territorial Agency – l’organizzazione indipendente fondata da John Palmesino and Ann-Sofi Rönnskog– svela i risultati della ricerca che ha condotto durante gli ultimi tre anni. Ad essere analizzate sono sette traiettorie oceaniche (dal Mare del Nord al Mar Rosso, il medio Atlantico, la Corrente del Golfo, il Pacifico equatoriale, l’Asia Metropolitana, il Vortice dell’Oceano Indiano e la Corrente di Humboldt), che tracciano le interconnessioni dei processi ambientali ed economici in atto negli oceani, sottolineandone il cambiamento ecologico dovuto all’intervento dell’uomo e le sue attività.Ogni dieci giorni su Ocean Archive verrà presentata e approfondita una traiettoria diversa: la prima, “Dal Mare del Nord al Mar Rosso”, che traccia la trasformazione degli oceani lungo la costa europea, sarà online mercoledì 20 maggio alle 17. Previsti inoltre per il giorno stesso e per il 21 maggio, entrambi alle ore 18, due dibattiti scientifici dedicati all’episodio di alta marea eccezionale che ha travolto Venezia nel novembre 2019, sulle sue conseguenze per la città e su scala globale.
È sabato 23 maggio invece il primo appuntamento con Freq_Waves, il progetto curato da Carl Michael von Hausswolff, che ha coinvolto 84 sound artists e compositori (tra cui Dark Morph, Maria Chavez, Jacob Kirkegaard e Jana Winderen, per citarne alcuni) nella mappatura di suoni marini attraverso un’installazione interattiva capace di ricostruire i paesaggi sonori delle sette traiettorie oceaniche protagoniste della mostra Oceans in Transformation. Gli artisti hanno operato divisi in sette gruppi, a ciascuno dei quali è stata destinata una traiettoria oceanica, mentre per creare i propri pezzi a ciascun partecipante è stata assegnata una frequenza specifica e la possibilità di attingere da un vasto archivio di registrazioni dei suoni marini propri di ogni traiettoria. Ogni dieci giorni, fino a fine luglio, le produzioni sonore verranno rese accessibili al pubblico in una piattaforma di mixaggio interattiva sul sito di Ocean Archive.
Partecipano alla prima sessione di Freq_Wave, incentrata sulla traiettoria “Dal Mare del Nord al Mar Rosso”, TommiGrönlund / PetteriNisunen, BJNilsen, Dungeon Acid (Jean-Louis Huhta), Klara Lewis, Jonny Nash + EsmeeGeerken, Hans-Joachim Roedelius, Dorit Chrysler, John Duncan, Zavoloka, Francisco Meirino, Peter Rehberg, BethanKello.
La lista completa di tutti i sound artists partecipanti è disponibile a questo link: https://www.tba21.org/#item–freq_wave–2118