Il mistero e la sorte avversa che si ripete nel tempo caratterizzano Curon, l’ultima serie italiana in onda su Netflix, a partire da mercoledì 10 giugno per sette puntate. Ambientata sul lago di Resia e a Curon Venosta, in Alto Adige, Curon ha una trama da brivido, fra storia e leggenda: Annatorna a vivere nella sua città natale assieme ai figli adolescenti, i gemelli Mauro e Daria. La donna scompare e i due ragazzi tentano di ritrovarla, ma finiranno per scoprire i segreti e i misteri del luogo, in una sorta di percorso iniziatico.La storia di Curon Venosta, segnata da avvenimenti dolorosi per la popolazione locale, deve aver colpito gli ideatori della serie. Qualcosa di simile era già successo nel 2018, quandoil documentario Il paese sommerso di Georg Lemberghviene presentato al Trento Film Festival ed esce il romanzo di Marco Balzano Resto qui, entrambi incentrati sulle vicende del paese altoatesino.
Un campanile del 1357 emerge da un lago in provincia di Bolzano. È quanto rimane dell’antica località di Curon, le cui origini risalgono alle popolazioni celtiche che abitavano questi luoghi in epoca pre-romana. Nel 1950 si decise di ampliare i due piccoli laghi di Curon e di Resia per dar vita ad unico bacino, il lago di Resia, da utilizzare per l’energia elettrica. Questo progetto comportò la distruzione del paese di Curon, che sorgeva sulle rive del lago omonimo e che venne ricostruito poco lontano, dove si trova ancora oggi.Solo il campanile della chiesa di Santa Caterina d’Alessandria sopravvisse alle esplosioni controllate messe in atto per radere al suolo l’abitato. In inverno, il lago gela completamente ed è possibile raggiungere il campanile a piedi. Ed è qui che la storia incontra la leggenda e il mistero vissuti dai protagonisti della serie Netflix: alcune persone del luogo giurano che nelle notti d’inverno si sentano rintoccare le campane, che, però, vennero tolte nel 1950 poco prima dell’allagamento. Nel 1951, un anno dopo la costruzione del bacino artificiale, un autobus con 23 persone a bordo finisce fuori strada e precipita nel lago; ci sarà un solo superstite. Ma le vicissitudini del piccolo comune affondano le radici nella storia: nel 1348, pochi anni prima della costruzione della chiesa di Santa Caterina, la peste colpisce duramente questi luoghi; nel ‘700 la zona rimane sott’acqua a causa dell’esondazione di un torrente, mentre nell’800 il lago di Curon straripa causando ingenti danni. Oggi Curon Venosta è una località turistica legata allo sci e all’escursionismo ed ha reso il suo campanile semisommerso un’attrazione per i visitatori.
La serie tv è stata girata per tre mesi, nell’inverno fra il 2018 e il 2019, a Bolzano ma soprattutto in Val Venosta, a Curon e sulle rive del lago di Resia, a Malles, sul Lago di Caldaro e a San Felice.Prodotta da Indiana Production con il sostegno di Idm Film Fund &Commission, cast, sceneggiatura e regia di Curonsono del tutto italiani:scritta da Ezio Abbate (autore di Suburra) con Ivano Fachin, Giovanni Galassi, e Tommaso Matano, è diretta da Fabio Mollo e Lyda Patitucci (ultimi tre episodi).La protagonista femminile, Anna, è Valeria Bilello (interprete anche dei film Il giorno in più, Beata ignoranza e Compromessi sposi); i suoi figli, Mauro e Daria, sono interpretati da Federico Russo (voce narrante e protagonista della serie tv I Cesaroni) e Margherita Morchio(già interprete di Succede e Volevo fare la rockstar).Fra gli altri protagonisti, Luca Lionello (Thomas), Anna Ferzetti (Klara), Alessandro Tedeschi (Albert), Juju Di Domenico (Miki), Giulio Brizzi (Giulio), Max Malatesta (Ober) e Luca Castellano (Lukas).