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Artslife Playlist Vol.3: De Gregori, Patti Smith, Florence and the Machine e Paul McCartney. Wow

Playlist vol. 3

D’accordo, non si tratta proprio di una compilation di hit estive da ballare in spiaggia, ma questa selezione di canzoni punta comunque a stupirvi. Il Vol.3 della Playlist di ArtsLife prosegue il viaggio nel variegato intreccio tra arte e musica, le quali si scambiano suggestioni e rimandi continui. Tra citazioni esplicite e complessi rimandi testuali, ognuno di questi brani nasconde il suo artistico segreto: se non l’avete già colto, eccolo qui svelato.

 

Francesco De Gregori – Un guanto

Il complesso intreccio di metafore di cui si compone la trama de Un guanto di De Gregori prende diretta ispirazione dalla serie di quadri Ein Handschuh, un guanto appunto, realizzata dal pittore e incisore tedesco Max Klinger (1857-1920). L’atmosfera simbolista delle opere viene traslata dal cantautore italiano in un brano che ne rispecchia pienamente il sentimento poetico e sognante, diviso tra immagini evocative e riflessioni poetiche. Piccoli versi, brevi sentenze liriche, che se unite alle opere pittoriche formano una narrazione coerente e trasversale.

Patti Smith – Horses

Patti Smith, appena arrivata a New York, nel 1967, finì accidentalmente nell’appartamento di Robert Mapplethorpe. Nonostante la cantante cercasse qualcun altro, tra loro nacque una profonda amicizia. Chissà se i due, quella sera, immaginavano che sarebbero diventati delle icone artistiche (e sociali) del loro tempo. Le loro traiettorie professionali si incrociano nella cover photo dell’album Horses, dove Patti Smith è ritratta in bianco e nero dall’amico fotografo.

The Weepis – Painting by Chagall

Se esistesse una classifica degli artisti che hanno ispirato più canzoni con le loro tele sicuramente tra i primi posti ci sarebbe Marc Chagall. Come è accaduto per Domenico Modugno, anche il duo canadese dei The Weepis ha inserito un’opera del pittore nei loro testi. In Painting by Chagall la tela in questione è probabilmente Le Mariés dans le Ciel de Paris, intinta di atmosfere blu sogno e un gigantesco mazzo di fiori che racchiude l’amore dei due soggetti in volo nel cielo di Parigi.

Manic Street Preachers – Black Square

“Art in never modern, for art is eternal” è un’affermazione senza tempo, proprio come dovrebbe essere l’arte secondo questa frase di difficile attribuzione. È possibile ricondurla, senza dubbio, al movimento suprematista guidato da Kasemir Malevich, la cui ideologia lirica e pura dell’arte si concentra nel suo celebre Black Square. Una narrazione infinita, quella dell’arte spirituale, che trova spazio anche in altre discipline artistiche. Per esempio, ispirandosi proprio al quadrato nero di Malevich, l’alternative rock band Manic Street Preachers ha scritto l’omonima canzone che tratta le stesse tematiche filosofiche.

Playlist Vol. 3

Florence anche the Machine – What the Water Gave Me

A proposito degli artisti visivi che più hanno influenzato il mondo della musica (ma non solo) troviamo certamente Frida Kahlo. Il fascino simbolista dei suoi dipinti ha conquistato anche i Florence anche the Machine, che ispirati da What I Saw in the Water (1938) hanno scritto il loro album Cerimonials. Il tema disturbante del quadro si riflette in particolare nel brano What the Water Gave Me, che anche a livello testuale ripercorre alcune suggestioni visive dipinte dall’artista messicana.

The Killers – The Calling

Questo brano, tratto dall’ultimo album prodotto da i The Killers uscito nel 2017, prende ispirazione dal quadro di uno dei più importanti artisti italiani, Caravaggio. Il dipinto in questione è la Vocazione di san Matteo, realizzato dal Merisi tra il 1959 e il 1960. Brandon Flowers, cantante e fronteman della band, racconta com’è nata l’ispirazione: “Eravamo in studio chiacchierando e scherzando, quando qualcuno ha menzionato qualcosa sull’andare verso la luce. Io avevo appena visto quel dipinto intiolato la Vocazione di san Matteo, che ritrae il momento il cui San Matteo è chiamato al discepolato. Abbiamo guardo l’opera e l’abbiamo utilizzata come trampolino per questa canzone”

The Manic Street Preachers – Interiors (Song for Willem de Kooning)

Questo inno alt-rock uscito nel 1996 contentuto nell’album Everything Must Go è un vero e proprio omaggio alla figura di Willem de Kooning. Non tanto perchè ci siano dei riferimenti diretti con l’artista di origjni olandesi, anzi proprio perchè non c’è ne sono, almeno direttamente. Il brano è un celebrazione delle opere astratte di de Kooning: il testo così come la melodia sembrano sovvrapporsi, quasi incastrarsi perfettamente, con alcuni particolari delle composizioni pittoriche, una frantumazione assimibilabile.

Prezioso – Le Louvre

Questo capolavoro della musica elettronica italiana degli anni ’00 oltre ad aver suonato a cassa dritta in tutte le discoteche dello stivale ha anche qualche dei precisi riferimenti nel testo al mondo dell’arte. Ovviamente il titolo è un omaggio (???) al celeberrimo museo parigino, viene citata anche la Gioconda. Analizzato complessivamente Prezioso sembra suggerire una specie di futurismo-cyberpunk per le opere d’arte, stufe di stare appese e immobili nei musei, pronte per esplodere e prendere vita. Anche se per la verità non è che ci si capisce molto.

Paul McCartney and Wings – Picasso’s Last Words (Drink To Me)

In queste serenata l’ex Beatles traccia un omaggio a uno dei più grandi artisti di sempre, Pablo Picasso. Il brano uscito nel 1973, anno di morte dell’artista spagnolo ha una genesi unica. Paul McCartney infatti si trovava in Giamaica, scoprì che sull’isola erano presenti anche Dustin Hoffman e Steve McQueen alla prese con il film Papillon. I tre una sera uscirono a cena, uno dei due attori chiese a Paul come facesse a comporre i brani e li chiese di comporne una al momento. Così McCartney prese il Time aprì una pagina a caso e ci trovò un articolo sulla morte di Picasso in cui erano riportare le sue ultime presunte parole, “drink to me, drink to my heath, you know I can’t drink anymore,” [“bevi a me, bevi alla mia brughiera, sai che non posso più bere”] e cominciò a cantarle accompagnato dalla chitarra, il resto è storia.

Playlist vol. 3

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