I francobolli vestono tricolore, tante rarità in asta da Il Ponte. Al via il 2 luglio l’esposizione della vendita di Filatelia in calendario per il 7 luglio, un viaggio alla scoperta della storia postale italiana dagli Antichi Stati al Regno d’Italia e dalle Colonie alle Occupazioni
Celso Ranieri, nato a Perugia il 21 novembre 1900 (morirà nel 1966), alla passione per il volo univa quella della documentazione postale. In occasione della Crociera aerea del Decennale, organizzata da Italo Balbo per commemorare i dieci anni della Regia Aeronautica italiana, ed alla quale prese parte, l’aviatore non mancò di indirizzarsi a Chicago almeno una decina di buste affrancate con i francobolli appositamente emessi, che, nelle intenzioni di Italo Balbo, avrebbero dovuto finanziare l’impresa.
Nell’etichetta della raccomandata espresso unita ai venti francobolli che compongono i fogli, sono stampigliate le sigle degli aerei che componevano la squadriglia. Compresa, quindi, I-RANI, che corrispondeva al velivolo di Celso Ranieri. Il cui aereo, come tutti i restanti un Siai-Marchetti S.55X, nel pressi di Lisbona, durante il viaggio di ritorno, fu vittima di un grave incidente che costò la vita al secondo pilota tenente Enrico Squaglia, originario di Lucca.
La sua firma è presente, assieme a quella di Celso Ranieri, sul plico col trittico “I-RANI”. Tutte le testanti buste sono firmate dai singoli piloti. L’insieme è completato da un foglio di carta intestata della Crociera del Decennale, affrancato con l’apposito francobollo ricordo dell’impresa emesso da Terranova, sul quale sono tracciate le firme degli aviatori, Italo Balbo compreso.
Ognuno di questi undici reperti è proposto, con stime di 1.000/1.500 euro (che salgono a 1.200/1.500 per il foglio con dentello di Terranova e le firme degli atlantici) nell’incanto Il Ponte del 7 luglio. Un’asta nella quale le rarità abbondano.
C’è, per dire, uno dei 15 esemplari conosciuti – stima 30/40.000 euro- dell’Italia in versione cinese. Il francobollo da 2 dollari su 5 lire, che ricorda come nella rivolta dei boxer, nella primavera del 1900, il nostro Paese non volendo essere da meno delle altre potenze, mandò in Cina un contingente per assistere la propria delegazione. Una presenza testimoniata da francobolli italiani trasformati mediante soprastampa in francobolli italo – cinesi.
Per Pechino, come nel caso del 2 dollari del 1919 presente nell’incanto Il Ponte. E per la Concessione di Tientsin, consistente in un appezzamento di terreno lungo un chilometro e largo cinquecento metri qualche anno fa sottoposta a restauro conservativo. L vendita di Palazzo Crivelli del 7 luglio propone le due edizioni locali del valore da 2 dollari rispettivamente a 3.000/4.000 e 4.000/5.000 euro.
Ben più elevata – oscilla tra i 15.000 e i 20.000 euro – la quotazione del mezzo tornese di Napoli con l’azzurra Croce di Savoia, prodotto in periodo Luogotenenziale. A sua volta un esemplare del “Mercurio rosso”, che deve il suo nome al colore dell’inchiostro adoperato per la stampa e all’immagine di Mercurio (nume tutelare del commercio) utilizzato indifferentemente nell’impero Austro-Ungarico e nel regno Lombardo Veneto per spedire giornali, presenta una stima di 60/70.000 euro.
Considerato, affermano alla casa d’aste Il Ponte, “uno dei francobolli più rari e ricercati della filatelia classica mondiale”, l’esemplare in vendita presenta, lungo il margine in basso, una piccola trasparenza di 2 mm che non intacca il disegno. Ben rappresentati i restanti Stati dell’Italia preunitaria con alcune rarità di prima grandezza. Come la lettera imbucata a Borgotaro e diretta Piacenza, dopo essere stata affrancata con una striscia di quattro del francobollo da 5 centesimi verde giallo del Governo provvisorio degli Stati Parmensi. Solo a quota 80/100.000 euro le palette potranno alzarsi.
Il Ponte Casa d’Aste
Asta: 7 luglio 2020 (ore 10 – ore 15)
Esposizione: giovedì 2, venerdì 3 e sabato 4 luglio 2020 (10/13 – 14.30/18.30)
Solo su appuntamento: da venerdì 26 giugno a mercoledì 1 luglio, domenica 5 e lunedì 6 luglio 2020 (10/13 – 14.30/18.30)
Domenica 28 giugno chiuso
Sede: Via Pontaccio 12, Milano