Il 15 e 16 luglio da Cambi a Milano è in calendario l’asta “Arte Moderna, Contemporanea, Fotografia e Fumetti” , oltre 300 lotti selezionati con il meglio dell’Arte figurativa italiana ed Internazionale dall’inizio del XX secolo ai giorni nostri.
La prima tornata è dedicata esclusivamente all’arte moderna, con artisti storicizzati e opere di rilievo internazionale come “Unidentified Woman” del 1985 di Andy Warhol, top lot dell’asta (200-300 mila), “The Long and the short” di Richard Lin (70-100 mila), diverse opere con tecniche differenti di Hans Hartung e “Umbrellas-yellow (project Usa-Japan)” del 1989 di Christo (25-35 mila) e ancora Wilfredo Lam, Shusaku Arakawa, Georg Baselitz.
L’arte italiana del XX secolo è rappresentata da Emilio Scanavino (“Senza titolo”, 1953, 70-90 mila), Piero Manzoni, Tancredi, Giacomo Balla (“Ritratto di Luce Balla”, 1922, 40-50 mila), Giorgio de Chirico, Emilio Isgrò, Turi Simeti, Mario Schifano, Alighiero Boetti, Achille Perilli, Getulio Alviani e molti altri.
Molto interessante la seconda tornata di giovedì 16 che parte con due collezioni di arte contemporanea, una selezione della raccolta Borroni e una dalla collezione Stellatelli. Quella di Eugenio Borroni, imprenditore ma anche grande amante dell’arte, membro della famiglia che ha creato la storica fabbrica di collanti Borroni, era originariamente incentrata su opere di artisti storicizzati del calibro di Fontana e Morandi. Ma a un certo punto si orienta verso un’arte che riteneva più vicina a sé, ossia la sperimentazione delle nuove leve artistiche che l’Italia aveva da offrire.
Così, a partire dagli anni ‘80, mette insieme un vasto gruppo di opere di giovane arte figurativa italiana. In catalogo Bruno Ceccobelli con “Palla Regina” del 1990 (2,500-3,500), Nunzio di Stefano con “Re dei re” del 1985 (30-40 mila), Paolo Schmidlin con la terracotta “Signorina bruna” del 1993 (2-3 mila) e poi lavori di Marco Tirelli, Giuseppe Maraniello, Marco Lodola, Riccardo Gusmaroli, Matteo Bergamasco, Valentina D’amaro, Federico Guida, Velasco Vitali, Roberto Coda Zabetta, Dany Vescovi e Alessandro Papetti.
Anche la collezione di Antonio Stellatelli era inizialmente rivolta al Novecento. Ma dopo il 1998, inizia a guardare al lavoro di una nuova generazione di artisti che ha cominciato a muovere i primi passi nella Milano degli anni ’90. Giovanni Frangi, Alessandro Papetti, Marco Petrus, Luca Pignatelli e Velasco Vitali vivono insieme l’esperienza dell’Officina Milanese. Stellatelli li incontra, li conosce, se ne innamora e comincia a sostenerli. Da Cambi arrivano in asta un grande olio di Frangi del 2006 (“Senza titolo”, 15-20 mila), “Periferia” del 2005 di Papetti (15-20 mila), “Case in via Gemona” del 2003 di Petrus, la prospettiva obliqua di “Centro” di Jonathan Guaitamacchi (1.800-2.200) e un enorme (300×440 cm) “Treno” del 2000 di Pignatelli (45-55 mila). Il catalogo si chiude con la fotografia e una selezione di illustrazioni e fumetti di carattere erotico.
Daniele Palazzoli, che guida l’importante dipartimento della maison insieme alla collega Michela Scotti, ha così commentato:
Siamo particolarmente fieri della nostra asta di moderno e contemporaneo. Vista la tragica situazione che abbiamo vissuto e che stiamo ancora vivendo, per noi questa era una sfida. Una sfida che possiamo dire con fierezza di avere vinto. Abbiamo assemblato un catalogo che cerca di informare sul passato, pensiamo ad esempio alla selezione di lavori che viene dalla Collezione Borroni, famosa per avere realizzato, forse, il più grande museo privato di arte giovane italiana, trovando lavori rari di artisti da riscoprire o che da sempre sono ambiti dal collezionismo internazionale. Per questa ultima tipologia pensiamo, ad esempio, al fiato d’artista di Manzoni, all’Arakawa, al Christo, ai tre lavori di Hartung e, soprattutto, allo storico lavoro di Richard Lin degli anni ’60: in Italia praticamente introvabile. Per i primi mi piace citare la scuola di San Lorenzo, con il capolavoro di Nunzio, la collezione Stellatelli con la museale opera di Pignatelli, senza dimenticare la sezione più storica, che include uno straordinario Scanavino, fra gli altri”
ARTE CONTEMPORANEA FOTOGRAFIA E FUMETTI
15 – 16 luglio 2020
MILANO
via San Marco 22