All’Acquario Civico di Milano in mostra “Confluenze. Letizia Fornasieri”. Una nuova mostra dell’artista lombarda dedicata al mondo dei paesaggi acquatici della Lombardia, alla flora e alla fauna tipiche di questi ambienti.
Confluenze è un percorso iniziato dall’artista Letizia Fornasieri nel 2015 con una grande esposizione al Museo Diocesano di Milano. In questo caso il tema principale era il paesaggio rurale senese. In seguito, continuando il suo cammino, ha realizzato una mostra personale alla Galleria Rubin, “Sentieri d’acqua”, dedicato ai canali e agli specchi d’acqua dell’area cremonese e pavese. La mostra all’Acquario Civico di Milano è il continuo di questo suo percorso.
Qui acqua e terra sono i protagonisti assoluti. I trenta dipinti, realizzati appositamente per l’occasione con la tecnica olio su tela, rappresentano paesaggi della natura lombarda. In una sola immagine si possono percepire la forza della natura e la forte sensibilità lombarda che attraversa da secoli il nostro sentire e la nostra cultura.
Letizia Fornasieri si ispira ai grandi maestri del passato, primo tra tutti Leonardo da Vinci, ma anche Milo De Angelis e Maurizio Cucchi che, nella loro arte, hanno saputo rappresentare in maniera ammirevole l’anima delle campagne e periferie lombarde.
L’artista sfoga la sua creatività, attraverso la pittura, con colori che danno forma intuita o precisa alla presenza di tale contesto. Per la realizzazione di questi lavori Letizia Fornasieri ha viaggiato molto nei luoghi da lei rappresentati. I viaggi erano finalizzati a documentarsi, ma anche a comprendere come la vita dell’uomo e i suoi bisogni abbiano un impatto sul paesaggio naturale che può arrivare a caratterizzarlo in modo sublime: le colline senesi, e le pianure acquitrinose di Rivolta d’Adda, sono un esempio perfetto di come possa realizzarsi un armonioso equilibrio tra l’azione della natura e quella dell’uomo.
In occasione della mostra l’artista porta alla luce nuovi elementi, fino ad oggi difficilmente visibili, e approfondisce ambienti e soggetti già esplorati a distanza. Queste ultime opere mostrano un’accresciuta sensibilità compositiva, un’accentuata esattezza della gamma dei colori e nella morbidezza dei passaggi di tonalità dovuti anche a un moderato e sapiente uso della tecnologia. Infatti, alcune opere, in fase preparatoria, sono state disegnate ed elaborate su iPad. Questo ci permette di capire quanto, sempre più, la tecnologia collabori con la tradizione e possa accentuare quest’ultima.