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Arte e investigazioni. Trovato dopo 130 anni il luogo dipinto da van Gogh poche ore prima di morire

Vincent van Gogh, Tree Roots (1890), Courtesy Van Gogh Museum, Amsterdam (Vincent van Gogh Foundation) Vincent van Gogh, Tree Roots (1890), Courtesy Van Gogh Museum, Amsterdam (Vincent van Gogh Foundation)
Vincent van Gogh, Tree Roots (1890), Courtesy Van Gogh Museum, Amsterdam (Vincent van Gogh Foundation)
Vincent van Gogh, Tree Roots (1890), Courtesy Van Gogh Museum, Amsterdam (Vincent van Gogh Foundation)

L’ultima opera dipinta da van Gogh non è il celeberrimo Campo di grano con volo di corvi, con la sua funerea simbologia che perfettamente si adattava all’umore dell’artista in quel momento

Il lavoro investigativo era iniziato nel 2012, e avrebbe portato a una “rivoluzione copernicana” nella storia personale e dell’opera di Vincent van Gogh. L’ultima opera dipinta dallo sfortunato genio postimpressionista non è infatti il celeberrimo Campo di grano con volo di corvi, con la sua funerea simbologia che perfettamente si adattava all’umore dell’artista in quel momento. Louis van Tilburg, ricercatore del Museo di Amsterdam dedicato all’artista, e lo specialista botanico Bert Maes identificarono infatti Tree Roots come l’ultimo dipinto del pittore. Basandosi sulla testimonianza di Andries Bonger, cognato di Vincent, che scrisse che “la mattina prima della sua morte aveva dipinto un sottobosco, pieno di sole e di vita“.

 

La cartolina che ha consentito l'identificazione del paesaggio
La cartolina che ha consentito l’identificazione del paesaggio

Ora, proprio nel giorno in cui si celebra il 130mo anniversario dalla morte di Vincent, l’indagine fa un ulteriore passo in avanti. Perché dalla Francia arriva la notizia che è stato trovato il punto esatto in cui l’artista stava dipingendo poche ore prima di spararsi. E proprio oggi Willem, pronipote del fratello dell’artista Theo, e la direttrice del museo olandese Emilie Gordenker, hanno apposto una targa sul luogo ad Auvers-sur-Oise. Il villaggio a nord di Parigi dove lui morì il 29 luglio 1890. Il soggetto del paesaggio è stato riconosciuto da Wouter van der Veen, direttore scientifico dell’Institut van Gogh. Come? In una cartolina che immortala i resti degli alberi dipinti, come sfondo al passaggio di un ciclista. Sorprendentemente, il ceppo dell’albero più grande nel dipinto e nella cartolina è ancora lì, dopo oltre un secolo, a soli 150 metri dalla locanda dove risiedeva.

https://www.vangoghmuseum.nl

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