Creare luoghi per abitanti poetici. Tradurre il tempo che stiamo vivendo in ricordo attraverso un’apparizione evanescente e poetica che irrompe per un breve attimo nell’immutabilità del paesaggio. La missione di Uberti. La risultante di SPAZIO AMATO, la grande installazione luminosa al neon che l’artista Massimo Uberti (Brescia, 1966) ha appositamente realizzato per l’edizione 2020 di Hypermaremma come omaggio al paesaggio d’eccezione di questa area della Maremma. L’opera, ospitata dalle Terre di Sacra all’interno della cornice dell’oasi naturalistica del lago di Burano data in gestione al WWF, si pone come presupposto quello di entrare in dialogo col paesaggio circostante, divenendo una straniante “didascalia” in grado di far riflettere lo spettatore sul carattere unico del territorio e sulla necessità di tutelarlo e custodirlo nel tempo.
La ricerca di Massimo Uberti, da sempre focalizzata nell’articolazione espressiva del paradigma della luce come spazio possibile e rivelato, utilizza anche in questa occasione la fonte luminosa del neon come traccia semantica per ridisegnare il paesaggio che ospita l’intervento. Cogliendo in pieno gli obiettivi di Hypermaremma, l’artista con questa grande installazione site-specific, presenta un intervento come emblema dell’opera d’arte in dialogo con il luogo e il panorama circostante, enfatizzando una fruizione solitaria in grado di riassumere l’eccezionalità dei tempi.
Hypermaremma è un progetto ideato da Giorgio Galotti e Carlo Pratis, con la collaborazione di Lorenzo Bassetti, Matteo d’Aloja e Massimo Mininni. hypermaremma.com