In attesa dell’apertura al pubblico della mostra dedicata a Banksy, ecco alcune delle opere più rappresentative che troverete in allestimento
Banksy, A visual protest
Contando le mostre di Ferrara, e Sansepolcro, con “A visual protest“, che aprirà i battenti l’8 settembre al Chiostro del Bramante, saranno ben 3 le mostre in corso dedicate a Banksy nel nostro paese. Alle quali ne va aggiunta una quarta ad ottobre con l’inaugurazione di “Ritratto di ignoto” a Palermo.
Un dato che la dice lunga riguardo l’interesse per il celebre, quanto sconosciuto, artista di Bristol, inserito nel 2019 da ArtReview al quattordicesimo posto nella classifica delle cento personalità più influenti nel mondo dell’arte.
E dire che lo street artist bolla inevitabilmente tutte le mostre come “fake” nel suo sito ufficiale. Non perché le opere non siano originali – sono tutte autenticate dalla Pest Control appositamente istituita da Banksy contro i numerosi tentavi di contraffazione – ma perché non ha partecipato alla loro organizzazione. Il suo concetto infatti, è che nessuno debba pagare un biglietto per vedere la sua arte, quello che del resto è il nucleo fondativo della street art.
Come abbiamo già accennato, le opere allestite nelle mostre in giro nel mondo sono tutte originali e provengono da collezioni private. Spesso tra i prestatori possono trovarsi anche personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo che magari non sono proprio dei collezionisti a tutti gli effetti ma sono rimasti stregati dal suo linguaggio artistico apparentemente semplice.
Se alcuni lavori rappresentano messaggi visuali piuttosto semplici e immediati (a volte anche un po’ banali, ammettiamolo), ce ne sono molti che in realtà necessitano di essere contestualizzati a un determinato argomento o evento storico. La regina Victoria ripresa in una scena di sesso saffico – tanto per fare un banale esempio – rischia di apparire come una provocazione fine a se stessa, se non si conosce l’intransigenza della monarca dimostrata a suo tempo sul tema della libertà sessuale. L’opera infatti va al di là della mera provocazione, per denunciare quel sistema del potere che “predica bene e razzola male”, evidenziato dal contrasto tra la corona e gli stivali di pelle, le figure in bianco e nero e lo sfondo rosso regale.
Le opere in mostra a Roma
La mostra che aprirà al pubblico l’8 settembre presenta oltre 100 opere dell’artista. Da Love is in the Air a Girl with Balloon; da Queen Vic a Napalm, da Toxic Mary a HMV, dalle stampe per Barely Legal, una delle più note mostre realizzate, ai progetti discografici per le copertine di vinili e CD.
Nessun muro scrostato insomma. Forse non tutti sanno che di molte opere di street art di Banksy esistono serigrafie numerate che devono essere autenticate dalla Pest Control, che presentino o meno la firma dello street artist. Un’evidente evoluzione dei multipli di Andy Warhol, anche se con un’impalcatura concettuale diversa dal padre della Pop Art.
Apparati multimediali
Tutto è stato ovviamente organizzato tenendo conto della necessità di distanziamento personale per prevenire il Covid-19. Ricordiamo infatti che la mostra doveva inaugurare il 5 marzo, poi, a causa del Coronavirus l’apertura è stata posticipata a settembre.
La visita in presenza sarà arricchita pertanto da diversi apparati interattivi. Per quanto riguarda gli studenti e gli insegnanti, sono stati studiati contenuti educativi fruibili anche in modalità virtuale. Inoltre, come spiega una nota del Chiostro del Bramante, “Il racconto di mostra è stato affidato ad Angela Rafanelli, attrice e conduttrice, che, tramite l’audioguida, accompagna il pubblico alla scoperta dell’artista grazie alla nuova app del Chiostro del Bramante scaricabile gratuitamente dai visitatori sul proprio smartphone, per una visita in sicurezza, con contenuti per gli adulti e per i più piccoli”.
Il dialogo con Raffaello
La visita sarà arricchita da un insolito dialogo con Raffaello per celebrare i 500 anni dalla morte del genio del Rinascimento. Il concetto del confronto prende le mosse dal progetto ART is always CONTEMPORARY, curato dal Dipartimento Educativo del Chiostro del Bramante. L’arte infatti, quando viene creata, è sempre contemporanea.
L’impossibile dialogo si materializzerà soprattutto grazie alla possibilità di ammirare da una prospettiva insolita l’affresco “Sibille e Angeli”, commissionato nel 1515 dal banchiere Agostino Chigi a Raffaello come parte di decorazione della Chiesa di Santa Maria della Pace. L’affresco è infatti visibile gal primo piano del Chiostro del Bramante, da una grande finestra nella Sala delle Sibille.
Informazioni
BANKSY A VISUAL PROTEST
Chiostro del Bramante – Via della Pace Roma
Dall’8 settembre 2020 all’11 aprile 2021
Informazioni e prenotazioni: + 39 06 68 80 90 35
Orario di apertura: Da lunedì a venerdì dalle 10 alle 20; Sabato e domenica dalle 10 alle 21(la biglietteria chiude un’ora prima)
Aperture straordinarie: 1 novembre, 8 dicembre, 26 dicembre, 1 gennaio, 6 gennaio, 4 aprile, 5 aprile dalle 10 alle 21, 24 dicembre dalle 10 alle 17, 25 dicembre dalle 17 alle 22, 31 dicembre dalle 10 alle 18.30
Biglietti:
Dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 15 € 13
Dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 19 € 15
Sabato e domenica, dalle 10alle 13 € 15
Sabato e domenica, dalle 13 alle 20 € 18
La mostra è organizzata da DART Chiostro delBramante in collaborazione con 24 ORE Cultura e ideata da Madeinart con il patrocinio di Regione Lazio Assessorato Crescita Culturale Roma Capitale