Nelle Marche, Pesaro, Città Creativa Unesco della Musica, ospita una tappa della mostra “NOI. Non erano solo canzonette” (12 luglio – 11 ottobre 2020), che racconta il XX secolo italiano legando le immagini più significative della storia al patrimonio musicale italiano. La musica si fa espressione di una memoria collettiva condivisa, che è identità del popolo stesso. La regione Marche nutre un profondo legame con la musica d’autore – specchio della nostra storia recente e strumento di esplorazione e interpretazione delle grandi trasformazioni politiche e sociali-, avendo dato i natali ad alcuni dei più grandi musicisti fra cui Rossini, Spontini, Pergolesi.
Organizzata dal Comune di Pesaro – Assessorato alla Bellezza e Sistema Museo, la mostra di disloca presso le sedi di Palazzo Mosca – Musei Civici, luogo dell’identità culturale della città, e del Museo Nazionale Rossini. Dal 1958 al 1982, l’esposizione mette in luce venticinque anni rivoluzionari sotto tutti gli aspetti, sociali, etici ed economici del nostro Paese, raccontati attraverso la Musica, che ha saputo parlarne il linguaggio, descriverne i fatti, respirarne il clima e restituirne le emozioni.
Domenico Modugno sul palco di Sanremo (1958) e Paolo Rossi nella notte di Madrid che nel 1982 laureò l’Italia campione del mondo, sono il punto di partenza e quello di arrivo dell’esposizione. La mostra procede cronologicamente e tocca ogni aspetto della vita sociale, del costume, della cronaca, del lavoro e dei cambiamenti nelle convinzioni etiche e morali di quegli anni. 100 opere musicali italiane, selezionate nel repertorio di quel periodo, costituiscono una chiave di lettura e di approfondimento. Musica e società, stili di vita, mode, relazioni interpersonali e le stesse istanze sociali sono influenzati l’uno dall’altra e viceversa.
Il percorso espositivo è suddiviso in quattordici aree tematiche in grado di coinvolgere tanto chi quegli anni li ha vissuti in prima persona, quanto le generazioni più giovani. Si parte da Palazzo Mosca – Musei Civici con le sezioni: “Volare” penso che un sogno così non ritorni mai più, “Il Treno del sole” come è bella la città come è viva la città, “Il Boom” il mutare del profilo delle città e delle campagne, “Carosello” l’avvento del consumismo, “Abbronzatissimi” la conquista del tempo libero e delle vacanze di massa, “L’Esercito del Surf” i giovani quale nuovo soggetto sociale e “Pensiero Stupendo” con il lungo cammino dell’emancipazione femminile.
Il percorso prosegue al Museo Nazionale Rossini con le sezioni: “C’era un ragazzo che come me” le rivendicazioni sociali e i movimenti studenteschi, “Contessa” lotte operaie, “La locomotiva” il terrorismo, “Musica ribelle” le radio libere, “La febbre del sabato sera le discoteche, “Splendido Splendente” il riflusso che darà inizio agli edonistici anni ’80 ed infine “il Mundial” la notte che ci cambiò per sempre.
Le immagini a corredo della mostra, provengono in parte dagli archivi Publifoto IntesaSanpaolo e in parte dall’archivio storico de il Resto del Carlino, le cui immagini, destinate ai quotidiani, ai rotocalchi e ai settimanali illustrati dell’epoca, restituiscono lo sguardo del fotoreporter di cronaca e la sua grande abilità di rappresentare in modo acuto, profondo e preciso le molteplici realtà italiane. Le opere video provengono dagli archivi delle Teche RAI e dall’Archivio Nazionale del Cinema d’Impresa di Ivrea, centro di conservazione, valorizzazione e diffusione del patrimonio audiovisivo prodotto dalle imprese italiane.
Informazoni utili:
Palazzo Mosca – Musei Civici, piazzetta Mosca 29, 61121 Pesaro PU
Luglio – settembre > da martedì a domenica e festivi h 10-13 / 16.30-19.30
Ottobre > da martedì a giovedì h 10-13; da venerdì a domenica e festivi h 10-13 / 15.30-18.30
Museo Nazionale Rossini, via G. Passeri 72, 61121 Pesaro PU
da martedì a domenica e festivi h 10-13 / 15-18
INFO
0721 387541 biglietteria Musei Civici
0721 192 2156 biglietteria Museo Nazionale Rossini
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