Fotografie provocatorie, sognanti e surreali. A Milano, la Fondazione Sozzani ospita la mostra Ren Hang, photography: 80 immagini, libri, video e riviste ripercorrono la carriera del fotografo e poeta cinese scomparso nel 2017. A partire dal 13 settembre.
Un inno all’uomo, al corpo, alla sessualità, alla bellezza e alla vulnerabilità. Immagini che esprimono desideri e paure della giovane generazione cinese attraverso l’ironia e la corporeità. Al centro del lavoro, il nudo, perché gli esseri umani vengono al mondo nudi, quindi il corpo nudo rappresenta la versione originaria delle persone. Fotografando i nudi, si coglie l’esistenza più reale e autentica.
Così parlava della sua opera Ren Hang, fotografo e poeta scomparso prematuramente all’età di 29 anni. Nato nel 1987 a Changchun, nella provincia di Jilin, in Manciuria, aveva studiato pubblicità a Pechino. Lasciata l’università, si è dedicato alla fotografia scattando con piccole macchine fotografiche compatte, attirando presto l’attenzione internazionale e subendo più volte la censura da parte del governo cinese.
Dal 13 settembre al 29 novembre 2020, la Fondazione Sozzani dedica all’artista la retrospettiva Ren Hang, photography, presentata per la prima volta a Milano. 80 immagini, libri, video e riviste ripercorrono la carriera di uno dei più importanti fotografi della Cina contemporanea. Fotografie provocatorie, sognanti e surreali, rappresentano opere considerate come forma di ribellione al regime oppressivo della Repubblica Popolare Cinese, in cui i nudi e l’editoria indipendente, in particolare l’autopubblicazione, sono considerati illegali.
Ren Hang ha pubblicato quasi una ventina di libri autoprodotti, oggi diventati da collezione, tra cui “Ren Hang 2009-2011” (2011) e “Son of a Bitch” (2013). Nel 2016 decide di pubblicare 12 libri, uno per ogni mese, dedicati, come ha spiegato su Instagram, alla “sopravvivenza e all’amore”. La prima casa editrice internazionale a interessarsi al suo lavoro è Edition du Lic di Oslo nel 2013 ha pubblicato la monografia “Republic”, considerata dal fotografo il suo miglior libro.
Informazioni
Fondazione Sozzani, Corso Como 10, Milano
dal 13 settembre al 29 novembre 2020
tutti i giorni 11-20
intero 6 euro, ridotto 3 euro