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Il ritorno delle fiere d’arte fisiche (con ore di coda): Paper Positions (con Photo Basel) Berlino: il meglio, le foto

Paper Positions 2020
Paper Positions 2020

Fisici ritorni e ritorni di fiamma finalmente. In contemporanea ad Art Paris, la sorellina scadente di Fiac, al Grand Palais, hanno aperto stamane (alle 13 conferenza stampa, i professionisti dalle 14) Positions Art Fair e soprattutto Paper Positions (fiera di opere d’arte su carta) edizione Berlino, dal 10 al 13 settembre, stesse date della fiera minore parigina. Le prime fiere d’arte della nuova stagione, le prime manifestazioni internazionali (seppur la provenienza delle gallerie è prevalentemente locale, massimo europea limitrofa) post-lockdown. Subito, dalle 14, una coda senza fine si ammassava fuori dagli Hangar di quello che fu l’aeroporto cittadino della capitale tedesca, il Berlin-Tempelhof, celebre per essere il luogo simbolo del “ponte aereo per Berlino”, prima centro dell’aviazione nazista poi base dalla US ARMY come recitano i caratteri cubitali sulle pareti esterne degli hangar adibiti a sede espositiva fieristica. Dicevamo di un infinito serpentone di gente, di un entusiasmo palpitante di tornare fisicamente a gironzolare per gli eventi dell’arte almeno dalla parte del pubblico (vedremo domenica se vale lo stesso per i galleristi). C’è voglia di vedere e visitare, con più o meno cognizione di causa ma poco importa, esserci o perlomeno farsi un giretto vestiti da idioti e farsi due selfie (che è comunque meglio di qualsiasi digital platform). Sono i giorni clou dell’arte berlinese (la prima art week fisica dopo la quarantena mondiale), turisti pochi in giro, tanti invece gli addetti ai lavori, tra l’appena inaugurata Biennale di Berlino, la appunto Paper Positions (sezione “di carta” della più grezza Positions, con all’interno quest’anno una versione ridotta di Photo Basel), e la Gallery Weekend (con annessi e connessi eventi satelliti in giro per la metropoli, vedi per esempio il Berghain, il più importante club della città, che ieri ha aperto le sue porte alla più importante collezione di arte contemporanea berlinese, la Boros Foundation: 80 lavori che compongono Studio Berlin, da Olafur Eliasson a Cyprien Gaillard, da Wolfgang Tillmann a Rosemarie Trockel). Tornando in fiera, stazione della metropolitana (Platz der Luftbrücke) adiacente chiusa per lavori di ristrutturazione. Ci si ferma prima (se si capiscono gli annunci in tedesco), se no dopo, come gli altri pochi giornalisti stranieri che vediamo. Scarse indicazioni per trovare l’ingresso e si segue google maps circumnavigando la razionalissima severa sede della Lufthansa, niente sventolii di bandiere della fiera e stendardi pubblicitari per piazze e vialoni, tutto morigerato e silenzioso. Come la coda che ti attende. Appena finita: prova della temperatura, mascherina e registrazione da compilare (o QR code per fare più in fretta). Fuori, come ogni fiera tedesca, chioschetti e street food, sdraio e lucine hipster. Dentro una fiera ampia, luminosa e spaziosa (allestimenti sobri, senza fronzoli, scotch colorati e via) grazie ad uno spazio architettonico (industriale, aeroporto) talmente bello da mangiarsi ogni tanto le opere (almeno quando sono irrilevanti, come spesso accade al contemporaneo, soprattutto quello di Positions). C’è tanta gente ma c’è posto per tutti, anche perché gli ingressi sono limitati e contingentati. Si entra quando si esce (quando escono gli altri visitatori). Primo hangar (il numero 3), Paper Positions (possiamo definirla in rapporto alla sorella Positions una sorta di main section anche solo per l’eleganza), il meglio che la fiera nell’insieme offra, dagli allestimenti al livello qualitativo delle opere (unico appunto, la presenza di opere d’arte non su carta, quindi sculture di ogni materiale, tele, neon…). Qualche timido bollino, i prezzi sono relativamente (in generale) abbordabili, si compra ma ci asteniamo a pontificare sulle vendite vista la visita nelle primissime battute di apertura e la classica e legittima reticenza degli espositori (in totale 44, non c’è un entusiasmo eccessivo, anzi l’atmosfera è freddina). Secondo padiglione, hangar numero 4, decisamente trascurabile, la Positions Berlin Art Fair, in prevalenza kitsch pop con tendenza all’ammucchio alle pareti (si segnala anche una intraprendente modaiola “Fashion Positions”). Interessante invece l’anticamera trasversale di Photo Basel con poche e buone proposte (alcune però al limite dell’amatoriale) ricamate su pareti ritagliate a zig zag (su ogni faccia una galleria), e assolutamente da farci un giro la sezione defilata di Academy Positions, con le migliori proposte dalle Accademie d’arte di tutto il Paese, spesso migliori delle proposte “ufficiali”. Bentornate fiere d’arte fisiche, il resto non è che contorno e corollario.

PAPER POSITIONS, IL MEGLIO. Vince a livello generale la narrazione, la composizione di carta, la miscellanea di carte alle pareti.

KONIG GALERIE

Paper Positions 2020 KONIG GALERIE
Paper Positions 2020 KONIG GALERIE

THOLE ROTERMUND (nella foto una bella gouache di Horst Janssen del 1991, Meine Liebe)

Paper Positions 2020 THOLE ROTERMUND
Paper Positions 2020 THOLE ROTERMUND

GALERIE GEORG NOTHELFER, la proposta migliore, in foto: lavori di Eduardo Chillida dal 1966 al 2000 (alle pareti Richard Serra, Fred Thieler, Walter Stohrer)

Paper Positions 2020 GALERIE GEORG NOTHELFER
Paper Positions 2020 GALERIE GEORG NOTHELFER

MAKSLA XO, le carte incollate su tavola di Paulus Liepa

Paper Positions 2020 MAKSLA XO
Paper Positions 2020 MAKSLA XO

Paper Positions 2020 – GALERIE VON&VON, si salva Paul Jacobsen

Paper Positions 2020 - GALERIE VON&VON
Paper Positions 2020 – GALERIE VON&VON

GALERIE BRUSBERG, bella miscellanea da Bellmer a Tubke e interessante serie di acquerelli di Max Uhlig degli anni ottanta

Paper Positions 2020 - GALERIE BRUSBERG
Paper Positions 2020 – GALERIE BRUSBERG
Paper Positions 2020 - GALERIE BRUSBERG
Paper Positions 2020 – GALERIE BRUSBERG

GALERIE HOLTHOFF, segnaliamo soprattutto i dittici recenti di Eiko Borcherding

Paper Positions 2020 - GALERIE HOLTHOFF
Paper Positions 2020 – GALERIE HOLTHOFF

POSITIONS 2020 – PHOTO BASEL BERLIN

POSITIONS 2020 - PHOTO BASEL BERLIN
POSITIONS 2020 – PHOTO BASEL BERLIN
POSITIONS 2020 - PHOTO BASEL BERLIN
POSITIONS 2020 – PHOTO BASEL BERLIN
POSITIONS 2020 - PHOTO BASEL BERLIN
POSITIONS 2020 – PHOTO BASEL BERLIN

POSITIONS 2020 – BARK BERLIN GALLERY, tra le poche a salvarsi (con la fiorentina Immaginaria): pareti nere e solo show espressionista astratto…

POSITIONS 2020 - BARK BERLIN GALLERY
POSITIONS 2020 – BARK BERLIN GALLERY

POSITIONS 2020 – Academy Positions

POSITIONS 2020 - Academy Positions
POSITIONS 2020 – Academy Positions
POSITIONS 2020 - Academy Positions
POSITIONS 2020 – Academy Positions
Positions 2020 (allestimento in hangar)
Positions 2020 (allestimento in hangar)
Paper Positions 2020
Paper Positions 2020
Paper Positions 2020 LA CODA ESTERNA
Paper Positions 2020 LA CODA ESTERNA
Paper Positions 2020 LA CODA INTERNA
Paper Positions 2020 LA CODA INTERNA
Paper Positions 2020 ESTERNO
Paper Positions 2020 ESTERNO
Paper Positions 2020
Paper Positions 2020 PERSONAGGI MITOLOGICI
Paper Positions 2020
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Paper Positions 2020
Paper Positions 2020

https://www.paperpositions.com/en/berlin/

https://positions.de/start.html
https://www.photo-basel.com/berlin

 

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