“In un parco giochi è tutto colorato. Le case e il sole sono colorati. Poi cresciamo, cresciamo in una città grigia. Che delusione crescere e scoprire che tutto è grigio. Per questo ho deciso che è ora di riportare i colori nell’età adulta”. Nel video di Arte in italiano, la storia di Jan Vormann e del suo Dispatchwork.
Appassionati di Lego da tutto il mondo, è giunta l’ora di uscire allo scoperto. Quei mattoncini colorati che dai lontani anni ’50 riempiono le ore vuote di generazione in generazione, possono assumere una valenza artistico-sociale non indifferente: riempiendo, invece dei tempi morti, i buchi delle città. Ad averne l’idea è il tedesco Jan Vormann, che si definisce inventore, scultore e sopratutto sognatore: incastrando i Lego tra le crepe di edifici antichi e meno antichi, ha “riparato” muri e monumenti in giro per il mondo, colmando di colore spazi urbani tendenzialmente grigi.
La sua opera, nata a Bocchignano, un paese della provincia di Rieti, ha contagiato migliaia di appassionati in decine di paesi del mondo, evolvendosi come opera collettiva. Sul sito Dispatchwork: fix the world in colors, è possibile individuare gli interventi Lego nei cinque continenti, e aderire all’iniziativa riparando un pezzo della propria città. Risultato? Il Lego, sinonimo di gioco e creatività, può ridare colore anche agli angoli più tetri del mondo.