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Body Worlds. Plastinazione finale. La mostra e tutte le foto

Il giocatore di basket (avanti)

PLASTINAZIONE FINALE

Il Giocatore di scacchi immerso in profonda riflessione (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

– Crediti foto: Luca Zuccala © ArtsLife & L.Z. –

Dal 3 ottobre 2012 al 17 febbraio 2013. Milano, Fabbrica del Vapore

Un ammasso di critiche infondate e la presunzione morale dei “paladini dell’etica”. Se non son tripudi di Vergini o Mosè legiferanti c’è sempre qualcosa da ridire. Grida allo scandalo e censure.
Quanto rumore per un mucchio di ossa, qualche muscolo, un paio di tendini e una superstrada di arterie. Questo è quello che provoca una mostra scientifica con cadaveri che giocano a poker e cavalieri col cuore in mano (letteralmente col cuore in mano). Niente di più banale per vendere uno spettacolo, niente di più efficace per ignoranti o sapienti in materia. Sai che stufata se avessero trasposto capitolo per capitolo l’Anatomia di Henry Gray con le illustrazioni di Vandyke Carter sotto teca?

Cavallo impennato con cavaliere col cuore in mano. Il cavallo pare sia ispirato al disegno preparatorio di Leonardo per la statua equestre del Duca Francesco Sforza (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

Nessuno è obbligato a vederla, nessuno dei cadaveri plastinati è stato obbligato sotto tortura a morire e farsi imbalsamare. Di artistico non c’è nulla ovviamente, c’è però un compendio di anatomia “messo in pratica” disponibile a tutti. Ecco l’unica vera e propria opera d’arte in mostra: il corpo umano. Non ne puoi più delle migliaia di pagine del Gray’s Anatomy? Fai un salto “plastinato” alla Fabbrica del Vapore in Via Procaccini a Milano. Giusto giusto di fronte al Cimitero.

Tutte l’emozioni di un… “Abbraccio”. La spina dorsale è stata completamente tirata fuori (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

Ecco “Body Worlds” dell’eccentrica coppia Von Hagens-Halley. Super medici-chirurghi trovatisi nelle aule universitarie. Lui professore, lei studentessa: il gioco è fatto. Il fascino del camice “plastinato” e l’aitante ricercatrice. Tra un laboratorio e l’altro sboccia l’amore. Dall’unione di umori e d’intenti nascono le prime mostre. Nel 1995 la prima a Tokio: i sensibili giapponesi rimasero scandalizzati, la mostra durò poche settimane. Ma il viaggio dei morti viventi non si fermò. 70 città, 35 milioni di visitatori in tutto il mondo e soldi a palate per il duo anatomico. Meritati, non meritati, chi lo sa. L’idea però è geniale.

Il “Corpo seduto completamente espanso” ci porge il suo cuore (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

Terza tappa italiana. Dopo Napoli e Roma (200.000 presenze) tocca a Milano. Pisapia indeciso sul patrocinio comunale fa togliere due opere, Boeri attende interessato umori e reazioni di popolo e istituzioni. Intanto indisturbati i morti per la scienza si dispongono nelle sale della fabbrica. Un po’ curiosi, un po’ voyeur, stupiti, affascinati e pure schifati ci si districa tra pezzi di corpo autentici di persone “in carne ed ossa” (ma senza pelle).
Il “pezzo” forte sono i vari personaggi plastinati per intero nelle pose più assurde. Il fine è didattico quanto esibizionistico.
Plastinare significa drenare i fluidi corporei immettendo successivamente polimeri di silicone in modo che il tessuto si irrigidisca conferendo al soggetto un alto grado di stabilità. Una tecnica pionieristica ideata nel 1977 dal Dr. von Hagens. Un procedimento di 1500 ore per conservare perfettamente le cavie umane.

Il fisico scolpito de “Il ginnasta agli anelli” (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

Quindici euro per un viaggio alla scoperta del mondo nascosto dalla pelle. Il prezzo è alto, la spettacolarizzazione del corpo umano è tanta. Va bene così se può servire ad esorcizzare quell’avvenimento naturale chiamatasi “morte” che la nostra cultura medievale tende a rimuovere. Felice plastinazione.

L’ambasciatrice (non porta pena) (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

GLI SPORTIVI IN MOSTRA

Il giocatore di basket (davanti… (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
… e dietro) (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

 

“La tiratrice d’arco”. Muscoli in tensione e la testa aperta per offrire un’ottima visione del cervello (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

 

“Il ballerino sulle punte” (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
“Il ginnasta agli anelli” (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
“Pattinaggio artistico con donna sollevata” (davanti… (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
… e dietro) (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

IL TRIO DEI GIOCATORI DI POKER

famoso per essere apparso in una scena di 007. Casino Royale

(Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
(Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

 

HUMAN HEARTH, motore della vita

30 litri di sangue pompato all’ora, 7500 litri al giorno, 2,7 milioni di litri all’anno

(Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

IL SOCCORRITORE (durante un massaggio cardiaco)

(Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

UOMO ARTERIOSO SOSPESO

L’essere umano: 95.000 km di arterie, vene e capillari (2 volte la circonferenza terrestre)

(Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

POLMONI A CONFRONTO

Non fumatore (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)
Fumatore (Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

INFORMAZIONI UTILI

Gunther von Hagens’ BODY WORLDS

Milano, Fabbrica del Vapore
Via Procaccini 4

Dal 3 ottobre 2012 al 17 febbraio 2013

Per informazioni e prevendite AMIT – tel. 02/54915

Il costo del biglietto d’ingresso al botteghino è:

Adulti EUR 15,00
Bambini e ragazzi ( da 6 a 18 anni) EUR 12,00
Studenti e riduzioni EUR 14,00
Biglietto famiglia EUR 40,00
Gruppi di minimo 10 persone, clicca qui per saperne di più
La mostra è aperta tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 20.00 con orario continuato.

Il giovedì e il sabato l’orario è dalle 10.00 alle 23.00 con orario continuato.

Riduzioni per studenti fino a 30 anni, over 65, disabili, per aventi diritto all’accompagnamento secondo la Legge 104/92, l’accompagnatore ha diritto all’ingresso gratuito.

Il botteghino chiude 1h prima dell’orario di chiusura.

Foto e testo: Luca Zuccala © ArtsLife

(Foto: Luca Zuccala © ArtsLife)

 

 

 

 

 

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8 Commenti

  • Ci sono stato e vorrei dirvi che non solo e’ adatta ai bambini. E’ proprio una mostra per bambini. Sopra i dodici anni risulta sicuramente un po’ noiosa, anche se qualcosa di interessante si scopre.I bambini presenti erano invece veramente affascinati
    Ah, l’unica cosa raccapricciante e’ il cattivo gusto di buona parte delle installazioni, per esempio l’ambasciatrice che vedete qui sopra, in ginocchio, con due polli arteriosi che spiccano il volo dalle sua mani. il mio consiglio e’ che se la coda supera i sei metri non vale la pena entrare.

  • La mostra “Body World” che viene fatta passare come interessante dal punto di vista scientifico, rappresenta in realtà lo svilimento e la spettacolarizzazione della morte e in quanto tale può avere un effetto altamente perturbante sulla mente degli spettatori. Poiché La composizione di preparati anatomici in forme posizioni o figure di una certa artistica rilevanza, non debba essere valutato sul piano estetico o culturale, ma sul piano semplicemente umano, esistendo in ogni cultura per quanto “primitiva” od avanzata precise prescrizioni per quanto riguarda la morte ed il rispetto del corpo del defunto. Privato del significato cultuale e del rituale ad esso correlato, un corpo spogliato della sua dignità, atteggiato in forma di giocoliere non può che essere grottesco, macabro per il puro piacere di mostrare una perversione “dell’artista-anatomista” che così lo ha disposto. Il dottor Morte, così è stato soprannominato, il medico-artista vìola il principio sacro che vincola la sua scienza ad essere rappresentata solo agli iniziati alla sua Sacra Arte, consentendo che così anche adolescenti, esclusi dal Theatrum Anatomicum in quanto ancora imberbi studenti, siano gettati letteralmente in un’arena a discapito della loro giovane età, ed a una scelta che non hanno ancora compiuto. Al massimo gli spettatori avranno conoscenza della morte secondo i canoni cinematografici della saga dei vampiri o similare, una morte romanticamente fumettistica che nulla a che veder con la realtà.

  • Non è una mostra d’arte, non è una mostra scientifica, come si evince dall’autorevole opinione del professor Giacomo Giacobini, ordinario di Anatomia e direttore del Museo universitario di Anatomia umana, espresso nell’articolo su La Repubblica, quindi cosa dovrebbe essere?
    Un’esibizione da fiera d’altri tempi, il baraccone della donna cannone, l’uomo elefante, i mostri umani, i nani storpi …
    Perchè dovrebbe esistere.
    perchè ai sensi degli articoli del nostro codice penale:

    Art. 410 — Vilipendio di cadavere;

    Art. 413 — Uso illegittimo di cadavere;
    non dovrebbe essere condannata? Come del resto la Francia ha in precedenza fatto.
    Perchè la gente si scandalizza delle condizioni degli operai cinesi della Foxconn, e non della provenienza di questi corpi lavorati nello stabilimento cinese che sorge, guardacaso vicino ad un penitenziario (si ricordi che le esecuzioni in Cina sono piuttosto diffuse)

    http://torino.repubblica.it/cronaca/2012/09/28/news/human_body_sotto_tiro_prima_di_aprire_un_offesa_dare_spettacolo_coi_cadaveri-43460886/

  • Bellissima, emozionante e originale, l’idea in sè e l’allestimento della mostra. Ricca di spunti alla riflessione, per lo spirito e per il..corpo! 15 euro? Li vale tutti!!! (..una cardiologa…..!)

  • Che dire? Quanto sei bravo Luca! Mi ha incuriosito e andrò sicuramente a visitare la mostra.Anita

  • tutti siamo attratti evidentemente dall’orrore e molti danno spazio e soldi a chi lo usa (giocando quindi facile a proprio vantaggio)

  • L’involucro che contiene la nostra anima, i sentimenti, il pensiero si decompone con la morte. Il fascino di un viso e l’emozione suscitata da un’espressione conosciuta rimangono nel ricordo. La decisione di “dare” il proprio corpo alla scienza, all’arte, forse all'”immortalità” è personale e non opinabile. Questa premessa molto sintetica per dire che queste opere sono impressionanti per la loro bellezza tanto quanto il corpo umano lo è in tutte le sue parti. PS: viso della locandina vispo e vivo!

  • mah…molto meglio visitare La Specola di Firenze

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