Il nuovo Academy Museum of Motion Pictures di Los Angeles sembra finalmente pronto ad aprire. Il 30 aprile 2021 il museo inaugura contestualmente una grande mostra dedicata ad Hayao Miyazaki.
Nonostante si prolunghi ormai da anni, l’attesa per l’inaugurazione dell’Academy Museum of Motion Pictures di Los Angeles continua a tenere tutti sulle spine. Il museo, fondato dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences (ovvero l’associazione che conferisce i premi Oscar), è stato bloccato prima da vari problemi finanziari e in ultima istanza anche dal Covid-19, che ne ha rimandato ulteriormente l’apertura.
Per questo fa ancora più rumore la notizia che non solo abbiamo una data di apertura – 30 aprile 2021 – ma che questa sarà accompagnata da una mostra dedicata ad Hayao Miyazaki (1941). Si tratta della prima retrospettiva sul maestro dell’animazione tenuta negli Stati Uniti. Una celebrazione per i 60 anni di attività dell’iconico regista giapponese, proprio nel nuovo tempio del cinema americano.
Non è improprio definire artista l’autore di capolavori come La principessa Mononoke (1986), La città incantata (1997), Il castello errante di Howl (2004), tutti realizzati tramite l’acclamato Studio Ghibli, centro di produzione fondato proprio da Miyazaki nel 1985. I curatori della mostra, Jessica Niebel e J. Raùl Guzmàn, hanno lavorato a stretto contatto proprio con lo Studio Ghibli per ideare l’esposizione, la quale vanta infine circa 300 pezzi tra bozzetti, disegni dei personaggi, porzioni dei film e altri oggetti utilizzati sul set.
L’esposizione viene allora organizzata in 7 sezioni, ognuna delle quali sarà dedicata a un’opera precisa. Sarà come arrivare in un altro mondo immergersi nella stanza dedicata a Il mio vicino Totoro o sdraiarsi al centro di un’installazione che ricostruisce la celebre scena di Kiki – Consegne a domicilio, dove la protagonista siede su un prato e fissa il cielo pensando al suo futuro.
E ancora imperdibili la sala dedicate all’universo sottomarino di Ponyo o quella basata sul mondo del volo ispirata a Porco Rosso.
Non mancano inoltre anche i riferimenti a Isao Takata, storico socio e compagno dello Studio Ghibli. Con lui sono nate le prime, e meno conosciute, opere di Miyazaki. Tra queste le più celebri sono sicuramente Heidi (1974) e Lupin III: Il castello di Cagliostro (1979).
Un fascino intramontabile che gli organizzatori sperano sia supportato al meglio dal Museo. Progettato da Renzo Piano, l’edificio assume la forma di una sfera, la cui forma è probabilmente ispirata a un dirigibile.
La nuova struttura, l’edificio Sfera, è un volume che pare sollevarsi da terra verso quel perpetuo viaggio immaginario attraverso lo spazio e il tempo che è il cinema
Renzo Piano