Tutte le forme della performance in scena, dal 25 settembre, a Firenze

di Redazione

Dal 25 settembre al 4 ottobre 2020, gli spazi di Manifattura Tabacchi saranno palcoscenico di Happening!, festival di arti performative ideato e curato dall’artista multidisciplinare e regista Letizia Renzini.

Immaginare nuove possibilità di incontro tra la dimensione artistica e la vita che possano ridare un senso alla società in tempi di crisi. Questo è l’obiettivo che Letizia Renzini intende raggiungere con l’evento-manifesto Happening!. Un esperimento di opera d’arte totale che si manifesterà nella compenetrazione tra dimensione performativa, installativa e laboratoriale, in linea con i principi guida di NAM: sperimentazione e interdisciplinarità. Gli spazi dell’ex fabbrica si trasformeranno in un ambiente da vivere e visitare in continuo movimento e renderanno lo spettatore attivamente partecipe del processo creativo.

Ho pensato a Happening! Come a un festival che testimoniasse e indagasse quello che vedo come un dato di fatto nel campo della produzione artistica contemporanea: la multidisciplinarità, gli smarginamenti tra i linguaggi artistici e un rapporto innovativo con il passato

Letizia Renzini

Il programma vede la partecipazione di artisti e performer internazionali come Jessie Marino, Rob Mazurek, Marina Giovannini, Muna Mussie e la stessa Letizia Renzini, che debutterà con il concerto-performance Stagione, una rivisitazione del concerto delle Quattro Stagioni di Vivaldi. Opera Lab, ideato dalla Renzini in collaborazione con The New Generation Festival, e Stagione saranno i progetti di Happening! dedicati all’innovazione e alla reinterpretazione dinamica dei repertori classici e della tradizione operistica.

Al festival prenderanno parte anche alcune eccellenze fiorentine come New Generation Festival, Tempo Reale, Scuola di Musica di Fiesole e Fondazione Studio Marangoni per la fotografia. Le serate di Happening! saranno affidate alla curatela dell’etichetta fiorentina OOH-sounds ed ospiteranno sia musicisti italiani come Giuseppe Ielasi e Nicola Ratti che internazionali come Shelley Parker.