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Van Gogh, i segreti della mostra di Padova e la diretta Facebook dell’allestimento

Vincent van Gogh, Autoritratto con cappello di feltro grigio, 1887, olio su tela, cm 44,5 x 37.2. Van Gogh Museum (Vincent van Gogh Foundation), Amsterdam Vincent van Gogh, Autoritratto con cappello di feltro grigio (PARTICOLARE), 1887, olio su tela, cm 44,5 x 37.2. Van Gogh Museum (Vincent van Gogh Foundation), Amsterdam
Vincent van Gogh, Autoritratto con cappello di feltro grigio, 1887, olio su tela, cm 44,5 x 37.2. Van Gogh Museum (Vincent van Gogh Foundation), Amsterdam
Vincent van Gogh, Autoritratto con cappello di feltro grigio (PARTICOLARE), 1887, olio su tela, cm 44,5 x 37.2. Van Gogh Museum (Vincent van Gogh Foundation), Amsterdam

Ci siamo quasi. Tra pochi giorni una delle mostre più attese dell’anno, dedicata al genio di Van Gogh, aprirà i battenti a Padova. Vi sveliamo alcuni segreti della mostra, compresa la possibilità di assistere – la sera del 23, 24 e 25 settembre – alla diretta Facebook dell’allestimento che prenderà vita davanti i vostri occhi sotto la guida del curatore Marco Goldin

Vincent van Gogh, Il seminatore, 1888. Otterlo, Kröller-Müller Museum

Van Gogh, in arrivo uno dei più grandi progetti mai dedicati alla sua figura nel nostro paese

Insieme a quella di Raffaello, da poco conclusa con un grande successo di pubblico presso le Scuderie del Quirinale di Roma, la mostra dedicata al genio di Van Gogh è indubbiamente la più attesa di questo strano 2020. Forse uno dei più grandi progetti mai dedicati all’amatissimo pittore nel nostro paese.

Aperte le prenotazioni (vivamente consigliate)

L’esposizione, che aprirà i battenti il 10 ottobre al San Gaetano di Padova – per poi concludersi  l’11 aprile 2021 -, dal primo settembre ha dato il via alle prenotazioni per i singoli visitatori e i gruppi (rivolgendosi al call center al numero telefonico 0422.429999 o sul sito: www.lineadombra.it) e non è difficile immaginare numeri record in tal senso. Del resto è comunque fortemente consigliato giungere alla mostra avendo già prenotato il giorno e la fascia oraria d’ingresso, dato che l’organizzazione deve gestire il contingentamento degli accessi alla mostra per permettere una visita in sicurezza per tutti in chiave anti-Covid 19 (è possibile comunque rivolgersi ugualmente alla biglietteria della mostra).

 

Vincent van Gogh, Alberi da frutto tra i cipressi, 1888 | Otterlo, Kröller-Müller Museum]
Vincent van Gogh, Alberi da frutto tra i cipressi, 1888, Otterlo, Kröller-Müller Museum

Cinque opere “inaspettate”

Come già anticipato, delle oltre 100 opere in mostra, ben 83 – tra dipinti e disegni – saranno di Van Gogh e copriranno le fasi principali del tuo intenso cammino personale ed artistico, includendo anche quanto di solito non è conosciuto dal grande pubblico o non è addirittura stato ancora studiato.

Inizialmente le opere di Van Gogh presenti in mostra dovevano essere 78 poi 5 ulteriori e preziosi prestiti sono stati concessi dal Kröller-Müller Museum. Erano opere destinate a una mostra sulle nature morte di Van Gogh prevista in autunno in Giappone, mostra che è stata annullata.

 

Vincent van Gogh, Natura morta con fiori di campo e rose, 1886-1887 © 2020 Collection Kröller-Müller Museum, Otterlo, the Netherlands - Photography Rik Klein Gotink, Harderwijk]
Vincent van Gogh, Natura morta con fiori di campo e rose, 1886-1887 © 2020 Collection Kröller-Müller Museum, Otterlo, the Netherlands, Photography Rik Klein Gotink, Harderwijk

Sarà Van Gogh a guidarvi nella mostra, attraverso le sue lettere

La rassegna è stata ideata dal curatore Marco Goldin, come una sorta di storytelling: sarà lo stesso Van Gogh a raccontarsi in mostra, attraverso le sue lettere. E sempre le lettere di Van Gogh saranno le protagoniste del libro “Vita di Van Gogh. Attraverso le lettere” che lo stesso curatore (e ideatore) della mostra ha scritto per La nave di Teseo e che uscirà in parallelo con la mostra.

 

Libro Van Gogh

 

“Van Gogh. I colori della vita”, intende – anticipa Goldin – ripercorrere l’intero cammino della sua attività, concentrandosi sui principali punti di snodo di quel cammino. I luoghi che lo hanno visto diventare il pittore che tutti conosciamo, grazie proprio a quei luoghi medesimi, al fascino che hanno esercitato su di lui, alla loro storia che si è incisa nella sua storia. Verrà precisamente analizzato il rapporto tra l’esterno della natura, e talvolta delle città, e l’interno dell’uomo e del pittore. Per comprendere il motivo per cui sia stata così rapida l’evoluzione dell’artista e perché sia stata necessitata e indotta dall’aver vissuto in determinati posti, prima in Belgio e Olanda e poi in Francia”.

Van Gogh… e Francis Bacon

Tra i capolavori presenti, come abbiamo già anticipato, l’Autoritratto con il cappello di feltro”, “Il seminatore”, i vari campi di grano, “Il postino Roulin”, “Il signor Ginoux”, “L’Arlesiana” e tanti altri. Le opere dialogheranno con quelle di Millet, Gauguin, Seurat, Signac, Hiroshige.

Vincent van Gogh, L'arlesiana (Madame Ginoux), 1890, olio su tela, cm 60 x 50. Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea, Roma © Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea. Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo
Vincent van Gogh, L’arlesiana (Madame Ginoux), 1890, olio su tela, cm 60 x 50. Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma © Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea. Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo

Sarà sorprendente scoprire i legami tra di esse, comprese alcune tele di Francis Bacon che saranno esposti nella prima sala e che sono stati ispirati da “Il pittore sulla strada di Tarascona”, un’opera di Van Gogh conservata nel Kaiser Friedrich Museum, distrutta in seguito a un bombardamento avvenuto  sul finire della Seconda guerra mondiale.

Il rapporto tra Bacon e la figura di Van Gogh – poco conosciuto al grande pubblico e perfino a parte della critica – è quasi sublimato dalle parole di Marco Goldin:

Bacon pensava a rendergli omaggio, poiché dentro di sé aveva sempre idolatrato quell’olandese finito male in terra di Francia, in mezzo ai campi di grano. Rendergli omaggio come si fa sì con il proprio eroe, ma l’eroe di tutti, quando la singolarità dell’esperienza diventa quella di una moltitudine. Cominciò così a concepire alcune immagini, il loro senso, la loro verità. In quella fascinazione che aveva per realizzare i suoi tanto particolari ritratti, tali da rendere perfino i respiri di una persona, le pulsazioni del suo cuore, il ritmo. Difficile, così difficile fare ritratti per Bacon – così come lo era stato per Van Gogh – perché si trattava di arrivare a toccare lo spirito che una persona emanava da sé. Nel viso, l’infinito del tempo che parte dalla vita”.

 

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Le dirette Facebook del background dell’allestimento della mostra

Un progetto di grande respiro, dunque, che comincerà a prendere vita il 23 settembre. Quando nelle nove sale espositive cominceranno a trovare il loro posto le quasi cento opere che compongono il percorso espositivo. Sarà infatti possibile non solo assistere mediante diretta Facebook ad una parte della complessa operazione di allestimento, ma anche intervenire in diretta e porre domande al curatore.

 

Vincent van Gogh, Paesaggio con covoni e luna nascente, 1889. Otterlo, Kröller-Müller Museum
Vincent van Gogh, Paesaggio con covoni e luna nascente, 1889. Otterlo, Kröller-Müller Museum

Sarà davvero una grande emozione assistere in diretta al “background” della mostra. Vedere le opere che escono dalle casse provenienti da tutto il mondo e il loro allestimento nelle varie sezioni della mostra. Ogni sera il collegamento sarà da una diversa sala dell’esposizione, consentendo così a tutti di cominciare a conoscere le varie sezioni. Le dirette sono in programma per mercoledì 23, giovedì 24 e venerdì 25 settembre, sempre alle ore 19.30 sulla pagina facebook di Linea d’Ombra che si occupa dell’organizzazione della mostra.

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