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Quando il calcio diventa arte: il “Parc des Princes” di Nicolas de Staël

Nicolas de Staël, Le parc des princes, 1952

Nel 1952, il pittore francese di origine russa Nicolas de Staël assiste alla prima partita di calcio in notturna al Parc des Princes di Parigi. Ne rimane talmente incantato da dedicarvi una serie di opere, raggiungendo la perfetta sintesi tra astrazione e figurazione. Il video di Arte in italiano.

“… tra cielo e terra, sull’erba rossa o blu, un mucchio di muscoli volteggia in pieno oblio di sé…” scriveva de Staël all’amico poeta René Char descrivendo ciò che aveva visto quella sera. Il pittore francese di origine russa aveva assistito alla prima partita in notturna giocata nel Parc des Princes, a Parigi. Per l’occasione, lo stadio era stato illuminato a giorno da un nuovo sistema di riflettori.

Erano anni che il pittore, un aristocratico sfuggito con la famiglia alla rivoluzione russa, si era stabilito a Parigi. La sua vita, divisa tra miseria (la perdita della prima moglie) e decisioni avventate (l’arruolamento nella Legione straniera) aveva un unico punto fermo: la pittura. Dopo quella partita, de Staël si chiuse nel suo studio e dipinse ossessivamente, terminando la serie con un quadro di tre metri e cinquanta per due (il primo per lui di queste dimensioni): il Parc de Princes, ora alla Fondazione Gianadda a Montigny.

Nel video di Arte in italiano, il racconto di Pierre Martin-Vivier, direttore del dipartimento dei quadri del XX° secolo da Christie’s.

Nicolas de Staël, Le parc des princes, 1952

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