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La prossima immagine. Passato e presente, storia e sogno a Forma Meravigli

After Francis Frith, Piramide II, 2016 (Piramidi di Giza da sud-ovest,1858) © Bill Armstrong

Le prime vedute d’Italia fissate su albumina e le visioni contemporanee di Bill Armstrong si fiancheggiano e si confrontano nelle sale di Forma Meravigli. La mostra, prodotta da Contrasto in collaborazione con Fondazione Forma per la Fotografia e Contrasto Galleria, resterà aperta fino al 18 dicembre.

Il titolo La prossima immagine riprende la definizione che Henri Cartier Bresson dava del cinema come image d’après, ovvero quell’immagine che viene dopo, che è complicato arrestare nella sequenza cinematografica e che tuttavia sappiamo arriverà a trasformare l’immagine precedente dandole nuova vita. Questo è quanto accade tra le albumine ottocentesche, provenienti dal Fondo Antonetto, e le fotografie di Armstrong, poiché egli aggiunge qualcosa che le prime visioni d’Italia non hanno: il colore.

Armstrong interviene con una cascata di pixel colorati sulle più iconiche fotografie del XIX secolo: ecco le piramidi di Giza tingersi di riquadri colorati, la barca del sovrano in India davanti al palazzo Chatzil Manzil spiccare di giallo canarino o ancora il Colosseo che riscopre il colore grazie a un gioco di accostamenti e sovrapposizioni. La prossima immagine, ora, è quella che inventa Bill Armstrong, trasformando delle fotografie storiche in visioni oniriche contemporanee. Le fotografie esposte fanno parte della serie After: Dreaming in color, in cui l’artista interpreta la storia della fotografia come un sogno.

Colosseo. Roma, 1860 ca. © Gioacchino Altobelli/Fondo Antonetto Courtesy Fondazione Forma per la Fotografia
After Tommaso Cuccioni, 2016 (Colosseo, 1858) © Bill Armstrong

Tra le sale di Forma Meravigli si compie un viaggio fotografico (verso la prossima immagine), che invita a guardare al passato con fierezza storica e al presente con un atteggiamento sognante, quasi disorientante. Se da una parte possiamo rivivere il paesaggio italiano ottocentesco, dall’altra ci abbandoniamo alla fantasia multicolore di Bill Armstrong.

Antico e contemporaneo, storia e sogno: gli opposti dialogano così bene da offrirci visioni inedite e un modo nuovo di guardare al paesaggio. A partire dalle storiche fotografie degli anni Sessanta e Settanta dell’Ottocento in cui ritroviamo monumenti, piazze, giardini, ville antiche di un’Italia da poco unita, che ancora oggi fanno parte del nostro quotidiano, seppur indubbiamente trasformati; sino alle visioni sognanti di Bill Armstrong, in cui pattern di colore le trasformano in chiave del tutto personale.

A completare la mostra, nella Printroom, a cura di Contrasto Galleria, una serie di fotografie (acquistabili) in omaggio dei grandi fotografi della storica rivista Life, tra cui Oscar Graubner, Nina Leen, Cornell Capa, Lisa Larsen, Bill Ray, Margaret Bourke-White (di cui è in corso una personale a Palazzo Reale, Milano).

Il Duomo, frontale ¾. Milano, 1880 ca © H. Deroche/Fondo Antonetto Courtesy Fondazione Forma per la Fotografia

Informazioni
Forma Meravigli
Via Meravigli 5, Milano

Fino al 18 dicembre 2020

Lunedi dalle 14.00 alle 18.00
Da martedì a venerdì dalle 11.00 alle 18.00
Sabato e domenica chiuso

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