Primo giorno operatori appena concluso per Mercanteinfiera di Parma (domani secondo giorno professionisti, poi cancelli aperti ai visitatori), una delle più importanti fiere nostrane, una delle pochissime a resistere (fisicamente) alle chiusure, posticipazioni, cancellazioni Covid. Dal 3 all’11 ottobre la fiera internazionale di modernariato e antichità conferma la sua edizione autunnale, alle Fiere di Parma. Oltre mille gli espositori che presentano le proprie opere, provenienti da tutte le piazze antiquarie europee, a decine di migliaia di visitatori professionali, collezionisti e cultori della memoria. Un evento unico, una vera e propria città antiquaria nella quale più di mille espositori. Due dei massimi “creatori” della macchina fieristica espositiva, Iacopo Nicoli e Ilaria Dazzi, ci raccontano cosa ci aspetterà in fiera (programma, novità, eventi collaterali) e quali sono le misure messe in campo per questa edizione “speciale”.
Che Mercante sarà? Atmosfera che troveremo e punti forti (sezioni, gallerie, progetti) di questa edizione “speciale”? cosa ci aspetteremo?
In primis Mercante ci sarà: senza perdere troppo tempo su quanto tutti abbiamo sperimentato, occorre però sottolineare la fiducia e il desiderio di ripartire dei nostri espositori. Sarà un Mercanteinfiera ‘purista’: lasceremo spazio al nucleo portante dell’esposizione, quello dedicato ad antiquariato e modernariato, senza sezioni ulteriori. Ci sarà una collaterale importante perché pensata come una celebrazione degli Anni ’20 che valeva seriamente la pena di non disperdere e, in un certo senso, di difendere perché, come fu un secolo fa, anche da questa transizione usciremo rafforzati. Troverete comunque l’angolo del restauro, l’Esperto Risponde, gli Editori. Troverete l’anima di Mercante nella sua forma più autentica.
Stato d’animo vostro e sforzi messi in campo
Gli sforzi sono stati ben oltre le aspettative, negarlo sarebbe sciocco, ma è stato sorprendente sperimentare la risposta, il desiderio di ripartire che coralmente ci ha investiti. Abbiamo dovuto fare in circa nell’arco di un mese quanto abitualmente facciamo in tre, complice però una relazione che abbiamo mantenuto continuativamente con gli espositori in primis e anche con coloro che ci seguono. Siamo speranzosi e determinati: sappiamo che non sarà tutto esattamente come di consueto, ma pensiamo che possa essere comunque un segnale importante per il mercato, per gli attori che lo animano, per i progetti che abbiamo pronti per il 2021. Lo sforzo maggiore è stato coniugare sicurezza, necessità fieristiche ed esigenze espositive. Ma anche cercare di curare al meglio la comunicazione nei tempi rimasti non è stato semplice.
Sicurezza, tutte le norme messe in campo per una fruizione serena e sicura.
Mi sentirei di sottolineare quanto indicato sul sito, che troverete anche sui nostri canali social, ossia il protocollo che tutti dovranno seguire in Fiera. Un’operazione onerosa ma fondamentale per rendere l’esperienza a Mercante sicura. Link corrispondente.
Corollario di mostre collaterali confermate che troveremo.
“The Golden Twenties. Vita e moda del decennio de Les Années Folles”: accanto ad una serie di abiti d’archivio provenienti dal Museo della Seta di Como, Clerici Tessuto e Ostinelli Seta, verranno infatti esposti una molteplicità di accessori d’epoca, dai ventagli con le piume di struzzo a minuscole clutch, dalle scatoline portacipria ai sautoir (semplici, a sciarpa o impreziositi da nappe di seta) fino a rarissimi dischi di vinile a 78 giri e grammofoni che, complice la voga del charleston e foxtrot, vivevano proprio in quegli anni la loro grande stagione.
Come emergerà dagli oltre 70 pezzi in mostra (Pad.4) che costellano il percorso espositivo, le espressioni più originali dello stile Anni Ruggenti furono: l’accorciarsi degli orli che arrivarono a coprire appena il ginocchio, il boyish look alla Annemarie Schwarzenbach, poetessa e fotografa svizzera punto di riferimento dello stile androgino, e lunghi e tintinnanti sautoir o collane ombelicali come amava chiamarle D’Annunzio per evidenziare il legame sensuale con il corpo delle donne. Donne che fumavano, bevevano, ballavano (negli anni ’20 Josephine Baker scandalizzava il mondo con il banana dance) conquistando così i primi avamposti dell’emancipazione femminile. La collaterale è curata da Paolo Aquilini, direttore del Museo della Seta di Como e Clara Cappelletti con la collaborazione della Fondazione Setificio, dell’Associazione Ex Allievi del Setificio ed il contributo di Ostinelli Seta, Clerici Tessuto, Bianca Cappello (storica e critica del gioiello) e Samuele Magri (storico dell’arte). Così come all’influenza spagnola, che segnò il secolo scorso, seguirono anni di strabordante vitalità, possiamo credere che dopo la pandemia che ci ha colpiti segua un nuovo Rinascimento anche per il mondo museale. Un mondo sempre più inclusivo, aperto e vicino a pubblici diversi.
Com’è andata la scorsa edizione online?
Mercanteinfiera Online – frutto della collaborazione con i nostri partners di AnticoAntico – è stata una scommessa, soprattutto se si pensa che è un progetto pensato e sviluppato in 48 ore, nato con il folle intento di trasferire una manifestazione da uno spazio fisico a quello digitale. Al contempo stesso è stato un grande successo ed i numeri lo dimostrano: i nostri 1.000 espositori hanno caricato a sistema più di 30.000 oggetti, mentre le registrazioni degli operatori di settore hanno superato le 6.000 unità e le visite sono state oltre 120.000. L’interesse è stato alto durante tutti i mesi ed i feedbacks decisamente entusiasti: siamo convinti e felici che i nostri sforzi siano stati compresi appieno sia dai nostri espositori che dal pubblico di professionisti (e non).
Mercanteinfiera Teaser, non ci furono scelta e tempi più azzeccati: in cosa consiste e implementazione sia del teaser che di tutta la strumentazione digitale per chi non avrà la possibilità di visitare Mercante?
Mercanteinfiera Teaser è un progetto nato un anno fa, sempre insieme ad AnticoAntico, e per n0i rappresenta una sintesi perfetta fra il mondo “online” e quello “on site”. Si tratta di un portale attivo dal 10 Settembre, di fatto una vera e propria anteprima dei migliori oggetti degli espositori che saranno presenti alla prossima edizione di Mercanteinfiera. Entrando nello specifico, l’operatore compila un form segnalando le proprie preferenze merceologiche e riceve immediatamente una lista personalizzata con le migliori offerte degli espositori presenti nel sistema, ordinate secondo i propri parametri di priorità.
Il primo giorno di fiera, l’operatore sarà dunque in grado di avere già indicazioni precise per trovare i pezzi preferiti, ottimizzando così i tempi della propria visita. Questo aspetto si rende ancora più necessario a fronte di quelle dinamiche figlie della situazione attuale. Per tutti coloro che non avessero la possibilità di visitare Mercanteinfiera saranno disponibili anche i dettagli di contatto del singolo espositore: il nostro intento è quello di aiutare sia la domanda che l’offerta di un intero settore che, oggi più che mai, ha bisogno di nuovi strumenti per affacciarsi ad un mondo in costante mutamento ed arrivare a quante più persone possibile.