Svelata l’opera di Alfio Giurato, primo appuntamento di waw! 1/ work 1/ artist 1/ week, la nuova iniziativa della galleria Federico Rui Arte Contemporanea (via Turati 38, Milano)
Si tratta di una sorta di mostra in fieri, un’opportunità di vedere, sia in galleria che online, un singolo lavoro e dargli la giusta importanza. La galleria milanese Federico Rui Arte Contemporanea ha ideato questo nuovo progetto come risposta al periodo storico che stiamo vivendo che non consente inaugurazioni, almeno come le intendevamo prima del Covid-19.
Ogni martedì sarà svelata un’opera di un artista visitabile per una settimana.
Vogliamo proporre una sorta di mostra in fieri, un’opportunità di vedere, sia in galleria che online, un singolo lavoro e dargli la giusta importanza. Vogliamo riappropriarci del tempo e dello spazio- spiegano dalla galleria – Il tempo di approfondire, di guardare con calma una sola opera, di entrarci, di leggerla, senza essere bersagliati da una miriade di immagini che ci distraggono e ci confondono. Lo spazio fisico, perché l’opera va vista, toccata, a volte annusata. L’online è un prezioso strumento finché di supporto a qualcosa di concreto, la sola presenza virtuale non è sufficiente”.
Questo progetto segna un ritorno, per così dire, dal digitale all’analogico e al reale. La pittura ha ritmi diversi dalla velocità di internet, sia nella sua realizzazione che nella sua fruizione. Waw! intende riportare la fisicità dell’opera e il giusto tempo per apprezzarla.
Il primo appuntamento è MARTEDì 6 OTTOBRE con ALFIO GIURATO.
Alfio Giurato, nato a Catania nel 1978, si laurea nel 2005 in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Catania con il massimo dei voti e con una menzione speciale per essersi distinto nel suo percorso accademico. La forma, intesa come significante, per poter diventare portavoce di significati “altri”, aperti alla libera e personale interpretazione di chi si relaziona con essa, deve dimenticare se stessa, liberarsi dalla sua scorza e dal senso comune che ne permette la riconoscibilità.
Forme che prendono fortemente le distanze dalla sterile, inutile e virtuosistica rappresentazione del reale, volutamente “malate”, distanti dalla visione classica dei greci del V° secolo a.c., che non avrebbero mai permesso che le loro sculture venissero “sporcate” da queste impurità compromettendone la bellezza, l’equilibrio e il virtuosismo tecnico.
Il gesto pittorico, piuttosto che accarezzare le figure tornendole e modellandole seguendo soltanto le indicazioni delle luci e ombre così care al recupero della forma, si arricchirà con elementi nuovi come: graffi, grumi di materia, strappi e soluzioni formali indefinite che cercheranno di restituire delle figure diverse, libere da facce menzognere che ne occultavano la “verità”, inevitabilmente contaminata dal dubbio, dall’apatia, dall’alienazione e quel sentimento nichilista così presente nei nostri giorni.
Alberto Agazzani, che a lungo ha seguito la ricerca dell’artista, descrive così la sua pittura:
La solitudine è l’ambito prediletto dal giovane Alfio Giurato. Più che altrove il pittore trasforma le sue immagini in esasperate metafore, lontane da qualunque realismo possibile, del terrore inquieto e ineluttabile che ammorba i nostri giorni. Figure ideali, dalle forme protese fra idealismo ed espressionismo, fra bellezza ed orrore; uomini e donne in eterna fuga da loro stessi, prigionieri di gabbie e di spazi conclusi che altro non sono se non il labirinto impossibile della propria mente”.
waw! 1/ work 1/ artist 1/ week
Dal 6 ottobre, ogni martedì, ogni settimana
inaugurazione: ogni martedì dalle 12.00 alle 20.00 su appuntamento
Federico Rui Arte Contemporanea / via Turati 38 / Milano
orari: da martedì a venerdì / dalle 15.00 alle 20.00 / su appuntamento