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Piranesi a Milano. Un omaggio al grande incisore nel terzo centenario dalla nascita

Giovan Battista Piranesi, “Il ponte levatoio”, in Carceri d’invenzione di G. Battista Piranesi archit. Vene.,
1760, acquaforte. Civica Raccolta delle Stampe “Achille Bertarelli”. Parte delle raccolte piranesiane della Bertarelli provenivano dalla raccolta Trivulzio

Nel 2020 cade il trecentesimo anniversario dalla nascita di Giovan Battista Piranesi (Venezia 4 ottobre 1720 – Roma, 9 novembre 1778), il più grande incisore della storia dell’arte italiana

In questa occasione la Biblioteca Braidense gli dedica una rassegna, “Piranesi a Milano”, che dal 1 ottobre al 14 novembre 2020 presenta al pubblico una straordinaria raccolta di 97 opere tra cataloghi, disegni, incisioni, libri, quadri, oltre a 66 fotografie di documentazione e due video che testimoniano il legame tra Piranesi e la città di Milano, dove l’artista non è mai stato.

Piranesi fu anche architetto, scavatore, restauratore di pezzi antichi e titolare di un’importante bottega d’arte a Roma e proseguì l’attività con i figli Francesco e Pietro, poi esuli a Parigi. La mostra,  a cura di Pierluigi Panza e Aldo Coletto, si avvale di materiale proveniente dalla Biblioteca dell’Accademia di Brera, dalla Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli, dal Civico Gabinetto dei disegni, dall’Archivio di Stato di Milano, dal Museo teatrale alla Scala, dalle collezioni del Teatro alla Scala e della ditta di attrezzeria Rancati, dalla Biblioteca della Scuola Militare Teulié nonché da raccolte private legate a Milano.

Pietro Labruzzi, Ritratto di Giovan Battista Piranesi, 1779, olio. Museo di Roma

L’esposizione testimonia l’attenzione che Milano riservò alle incisioni dei Piranesi (come la serie delle “Carceri” e dei “Vasi” dalla Bertarelli in parte già di proprietà dei Trivulzio), documentandone gli inediti processi di acquisizione e la loro fortuna nella stagione neoclassica di Brera. In particolare, tra i cataloghi conservati alla Biblioteca Braidense si segnala l’unica copia al mondo delle “Antichità Romane”, già di proprietà del plenipotenziario Carlo Firmian, alla quale è anteposta la manoscritta “Allocuzione” agli accademici di San Luca. Dei cataloghi della Biblioteca dell’Accademia di Brera viene documentato il loro arrivo in periodo napoleonico per volontà del segretario perpetuo di Brera, Giuseppe Bossi, e il successivo uso che ne fecero gli allievi della scuola d’Ornato di Brera, testimoniato da alcuni schizzi conservati nel Civico gabinetto dei disegni.

Giovan Battista Piranesi, Lettere di Giustificazione scritte a Milord Charlemont e a’ di lui agenti di Roma…Roma, 1757, secondo
frontespizio. È la versione ridotta del frontespizio del vol.II delle Antichità Romane. Biblioteca Nazionale Braidense. È rielaborato da Emily Allchurch in Sic Transit Gloria Mundi

In mostra, per la prima volta, alcuni volumi di una collezione completa delle opere di Piranesi del tutto sconosciuta, quella della Biblioteca della Scuola Militare Teulié: proviene dal proprietario della principale fonderia scozzese dell’Ottocento e presenta una incisione della Colonna Trajana lunga circa due metri. Dal Museo teatrale alla Scala alcuni bozzetti che dimostrano l’influenza piranesiana sugli scenografi milanesi e dalla Scala anche due vestiti settecenteschi usati per il “Don Giovanni” (montati su manichini offerti dagli Amici della Sala) simili a quelli indossati dai molti personaggi incisi da Piranesi nelle “Vedute di Roma”. I documenti dell’Archivio di Stato consentono sia di ricostruire le provenienze dei cataloghi Piranesi a Brera che di presentare una iniziativa del tutto sconosciuta: nel 1808 Francesco Piranesi, figlio di Giovan Battista, voleva trasferire la calcografia (con tutti i rami) e l’industria di manifatture avviate in Francia a Milano.

Ma l’iniziativa non andò in porto. Completano l’esposizione un disegno inedito,  ritratto di Piranesi, attribuibile al pittore Giorgio Teulié e alcune opere della serie “Icons. Unplegged” dell’artista mianese di fama internazionale Luca Pignatelli, che rielabora stampe di Giovan Battista Piranesi, nonché esperienze cinematografiche e universitarie in corso su Piranesi. il catalogo. A cura di Pierluigi Panza (Scalpendi editore) il catalogo raccoglie saggi di alcuni tra i maggiori studiosi di Piranesi e delle collezioni esposte (tra i quali John Wilton-Ely, Carlo Bertelli, Silvia Gavuzzo Stewart, Margherita Palli, Giovanna Mori, Alessia Alberti, Massimo Becattini, Pier Fedrico Caliari, Sergio Risaliti e Pierluigi Panza).

Allievo dell’Accademia di Brera Soggetti d’ornato, tratto da G.B. Piranesi, Vasi, candelabri, cippi… Roma, 1778, vol.I, tav.VI. Penna e inchiostro su traccia a matita. Milano, Castello Sforzesco, Gabinetto dei Disegni

Il comitato scientifico della mostra è costituito da James Bradburne, Carlo Bertelli, Pier Federico Caliari (Politecnico di Torino), Maria
Goffredo (Direttrice Biblioteca Nazionale Braidense), Pierluigi Panza (Politecnico di Milano), Claudio Salsi (Soprintendente del Castello Sforzesco), Stefano Basset (Generale, già Direttore del Museo Storico degli Alpini responsabile Biblioteche militari)

Giovan Battista Piranesi, “Veduta interna del Sepolcro di Santa Costanza”, in Vedute di Roma, particolare

PIRANESI A MILANO
1 ottobre – 14 novembre 2020
Biblioteca Nazionale Braidense
www.pinacotecabrera.org
www.braidense.it | www.bibliotecabraidense.org

La mostra sarà aperta tutti i giorni, tranne la domenica, dalle 9.30 alle 13.30.
Solo su prenotazione: booking.bibliotecabraidense.org

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