Dal 10 ottobre 2020 parte da Biella, negli spazi industriali della Fabbrica PRIA, l’avventura internazionale di Wooldbridge Gallery, galleria d’arte moderna e contemporanea.
La Wooldbridge Gallery promette di essere un luogo unico, un bagliore di novità destinato a farsi luce continua. Lo spazio espositivo che va a illuminare è Biella, città piemontese a metà strada tra Torino e Milano. Una posizione intermedia che ai fondatori della Galleria piace molto, dal momento che sottolinea ulteriormente il carattere ibrido della città.
Biella, infatti, è riconosciuta per l’importante tradizione legata all’Industria Tessile e per il Patrimonio archeologico industriale – ma è anche sede della Fondazione Pistoletto – Cittadellarte. Quest’anima che si muove trasversale tra industria e cultura trova sintesi nella pratica artigianale, tanto che nell’ottobre 2019 è stata nominata Città Creativa dell’UNESCO per Crafts & Folk Art.
Così i fondatori di Woolbridge Gallery, Patrick Saletta e Jean Le Guyarder, hanno scelto gli affascinanti spazi industriali della Fabbrica PRIA per la loro galleria. Un ex lanificio ora gioiello di archeologia industriale, appositamente reinventato per il nuovo utilizzo. La galleria d’arte moderna e contemporanea trova allora dimora nello storico edificio del XVIII secolo, affacciata sul torrente Cervo.
In mostra oltre 50 artisti: Robert Rauschenberg, Carol Rama, Richard Jackson; un focus sull’arte italiana degli anni Sessanta e Settanta con Mario Schifano, Mimmo Rotella, Lucio Fontana; oltre 30 scatti realizzati dal celebre fotografo francese Guy Bourdin, insieme a opere più contemporanee di Chloé Wise, Liu Wei, Aurélie Pétrel, Morgane Tschiember, Yang Liming; artisti di origine biellese come Marco Veronese e Daniele Basso.
La Wooldbridge Gallery si sviluppa su 20,000 metri quadri e apre le sue porte inaugurando i primi tre piani dell’edificio, ognuno con un carattere ben definito. Per esempio la White Room è dedicata a performance e video installazioni. Gli immensi spazi sono modulabili, così da potersi adattare in modo dinamico alle varie esigenze espositive.
A queste si affiancano le attività del Wooldbridge Labs, incubatori di progetti a carattere artistico, curatoriale e di ricerca a supporto dell’arte contemporanea, del design e della creatività locale e internazionale, che prenderanno vita in cinque nuove location collaterali alla galleria. Giovani curatori, artisti e designers, selezionati da un comitato esterno, possono usufruire degli spazi per progetti site-specific.