Svelata l’opera di Stefano Bosis, il secondo appuntamento di waw! 1/ work 1/ artist 1/ week, la nuova iniziativa della galleria Federico Rui Arte Contemporanea (via Turati 38, Milano)
Si tratta di una sorta di mostra in fieri, un’opportunità di vedere, sia in galleria che online, un singolo lavoro e dargli la giusta importanza. La galleria milanese Federico Rui Arte Contemporanea ha ideato questo nuovo progetto come risposta al periodo storico che stiamo vivendo che non consente inaugurazioni, almeno come le intendevamo prima del Covid-19.
Ogni martedì sarà svelata un’opera di un artista visitabile per una settimana. Dopo quella di Alfio Giurato, inaugurata il 6 ottobre, oggi (martedì 13) è stata svelata quella di Stefano Bosis, “Correspondences” del 2019.
Vogliamo proporre una sorta di mostra in fieri, un’opportunità di vedere, sia in galleria che online, un singolo lavoro e dargli la giusta importanza. Vogliamo riappropriarci del tempo e dello spazio- spiegano dalla galleria– Il tempo di approfondire, di guardare con calma una sola opera, di entrarci, di leggerla, senza essere bersagliati da una miriade di immagini che ci distraggono e ci confondono. Lo spazio fisico, perché l’opera va vista, toccata, a volte annusata. L’online è un prezioso strumento finché di supporto a qualcosa di concreto, la sola presenza virtuale non è sufficiente”.
Questo progetto segna un ritorno, per così dire, dal digitale all’analogico e al reale. La pittura ha ritmi diversi dalla velocità di internet, sia nella sua realizzazione che nella sua fruizione. Waw! intende riportare la fisicità dell’opera e il giusto tempo per apprezzarla.
Stefano Bosis. Correspondences, 2019, olio su tela, cm 120×90
Stefano Bosis, nato a Milano nel 1979 e laureatosi in Informatica, abbandona ben presto il mondo digitale per trasferirsi in Inghilterra, dove si avvicina al teatro, e successivamente in Spagna, dove apprende l’arte di strada. Al ritorno in Italia si diploma come attore della commedia dell’arte e gira per l’Europa in moto, stabilendosi nel 2012 a Berlino dove vince una residenza per artisti con una serie pittorica sulla massificazione e il nichilismo. Nel 2014 viene invitato per una residenza in Colombia, dove si fermerà per quache anno viaggiando tra Messico, Guatemala e Cuba.
Trascorre diversi periodi vivendo tra le tribù degli indios, specialmente nel nord della Colombia. Apprende da loro la concezione dell’artista come sciamano, colui che mette in relazione il mondo degli uomini e il mondo ultraterreno, teoria che nella cultura occidentale aveva trovato il massimo interprete in Joseph Beuys. L’artista ha il ruolo di esplorare le forze della natura, e quindi di organizzarla e rappresentarle secondo modalità formali che si identificano con una nuova possibilità di visione del reale. La visione non è più antropocentrica, ma olistica: il mondo è un insieme organico dotato di una propria sensibilità, una natura che è capace di comunicare e trasmettere informazioni.
Forme, colori e segni sono tutti strumenti per esprimere qualcosa di immateriale e di spirituale: emozioni, sensazioni, energie e idee. La pittura di Bosis si fa così gestuale, apparentemente irrazionale, e dominata da colori forti e accesi.
waw! 1/ work 1/ artist 1/ week
Dal 6 ottobre, ogni martedì, ogni settimana
inaugurazione: ogni martedì dalle 12.00 alle 20.00 su appuntamento
Federico Rui Arte Contemporanea / via Turati 38 / Milano
orari: da martedì a venerdì / dalle 15.00 alle 20.00 / su appuntamento