L’universo delle aste d’arte di arte contemporanea di oggi ha qualche somiglianza con quello di 20 anni fa? A questa domanda il team di Artprice ha risposto con il report dal titolo “20 years of Contemporary Art auction history”
In questo anno 2020, fortemente scosso dalla pandemia di coronavirus, Artprice ha fatto un passo indietro per allargare la visione oltre l’ «anno perduto», osservando l’evoluzione del Mercato dell’Arte Contemporanea non in un anno, ma in venti anni.
La prima osservazione, che può sembrare banale, è che il mercato dell’arte contemporanea non è più quello di 20 anni fa. Ha subito profondi cambiamenti strutturali, con sempre più artisti (da 5.400 artisti a quasi 32.000 di oggi) e sempre più opere d’arte (da 12.000 lotti offerti a 123.000) ed è cresciuto e si è espanso geograficamente, da 39 a 64 Paesi attivi nelle aste.
Ha accelerato con la fluidificazione delle transazioni a distanza ed è ora il segmento più dinamico e redditizio dell’intero mercato dell’arte. In 20 anni il numero di case d’asta è quasi raddoppiato, il numero di sessioni specializzate è triplicato e il numero di lotti venduti si è moltiplicato per sei.
Nel XXI secolo, l’Arte Contemporanea è diventata il principale motore di crescita del mercato mondiale. Prima era solo un segmento molto piccolo del mercato dell’arte globale, mentre oggi ne rappresenta il 15%. Con un fatturato d’asta di poco inferiore a $ 2 miliardi – contro meno di $ 92 milioni nel 2000 – ha ora superato sia gli Old Masters che il XIX secolo.
Qualche numero dell’arte contemporanea 2000-2020:
- 6 volte più artisti e 6 volte più lotti
- Un aumento del + 2.100% del fatturato d’asta
- Basquiat detiene il record mondiale di aste del segmento a $ 110 milioni (nel 2017)
- L’arte contemporanea rappresenta oggi il 15% del mercato mondiale dell’arte rispetto al 3% di 20 anni fa
- La Cina e gli Stati Uniti generano il 68% del fatturato globale delle aste
- In termini di valore, le opere d’arte contemporanea hanno generato $ 22,7 miliardi dal 2000
- Oltre il 60% del mercato contemporaneo è per i dipinti
Oggi, in un momento di crisi senza precedenti, il mercato dell’arte contemporanea galoppa ancora. In effetti, è il segmento che si adatta più rapidamente ai cambiamenti e quello che si presta meglio alle vendite online – commenta Thierry Ehrmann, CEO e fondatore di Artprice by Artmarket.com – Continua a democratizzarsi, a dialogare con un pubblico molto più ampio. La Street Art simboleggia questa ampiezza di fascino: gli stencil di Banksy sono conosciuti in tutto il mondo. Tra le generazioni più giovani di oggi, il riconoscimento delle artiste rappresenta una rivoluzione ancora più importante, a cui si deve aggiungere il nuovo successo di artisti africani e della diaspora africana”.
Il mercato dell’arte contemporanea ha attraversato in vent’anni una trasformazione lunghissima e molto profonda.
Abbiamo assistito alla sua crescita esponenziale fino al 2008 – fino alla vendita insolente di Damien Hirst subito dopo il fallimento di Lehman Brothers da Sotheby’s – e al successivo “arrivo” del mercato dell’arte cinese con il suo picco nel 2014- prosegue Ehrmann – Chiaramente, la crisi sanitaria iniziata a marzo 2020 ha ancora una volta rotto il ritmo del mercato, ma ci sono pochi mercati che resistono alle interruzioni del ritmo come il mercato dell’arte”
Nel 2007, il segmento Arte Contemporanea ha generato oltre 1 miliardo di dollari di fatturato annuo raggiungendo il 15% del mercato mondiale dell’arte, una quota che è rimasta più o meno costante fino ad oggi. Uno dei fattori principali della sua crescita è stata l’adesione relativamente repentina di acquirenti cinesi al mercato, il cui arrivo lo ha trasformato radicalmente. Con l’esplosione dell’economia cinese, ricchi imprenditori iniziarono a interessarsi al collezionismo d’arte, mentre altri iniziarono ad acquistare opere d’arte per diversificare i loro investimenti.
La Cina
Nel primo capitolo, “The Contemporary Art rush“, viene spiegata l’importanza della Cina nei primi anni di crescita. L’emergere in Cina di un settore del “business dell’arte” è stato rapido e impressionante e includeva la comparsa di fondi di investimento specializzati nell’arte. Imitando le pratiche del mercato azionario, le “azioni” di opere venivano offerte allo scopo di realizzare significativi guadagni in conto capitale, se possibile rapidamente.
Grandi somme di denaro venivano destinate principalmente alle opere di artisti cinesi, gonfiando notevolmente i loro prezzi. Nel 2011-2012 il mercato delle aste cinese ha venduto il doppio delle opere contemporanee al di sopra della soglia di $ 100.000 rispetto all’intera Europa.
Nel corso degli anni, numerosi acquirenti cinesi sono diventati collezionisti formidabili, come Jack Ma (fondatore del gigante dell’e-commerce Alibaba), Adrian Cheng e Lin Han, che collezionavano anche artisti non cinesi. Alcuni di questi collezionisti hanno creato musei privati per ospitare quelle che ora sono collezioni considerevoli, come Budi Tek con il suo Museo Yuz a Shanghai.
Alla fine del 2007, alcuni credevano che il mercato dell’arte contemporanea avesse raggiunto il suo apice. Si sbagliavano.
La crisi del 2008
Il 2008, infatti, è stato un anno fondamentale nonostante la crisi finanziaria dei subprime americani che ha avuto sì un forte impatto sul mercato dell’arte, ma breve. Nei mesi successivi alla vendita di Beautiful Inside My Head Forever di Damien Hirst, nel settembre del 2008, il 65% delle opere d’arte contemporanea è stato venduto al di sotto delle loro basse stime (rispetto a circa il 50% negli anni precedenti).
Dopo aver registrato tassi di crescita fenomenali, la contrazione dei mercati finanziari e il conseguente impatto economico, il segmento Arte contemporanea ha perso due terzi del suo fatturato d’asta nel 2009 ($ 588.000 rispetto a $ 1,6 milioni nel 2008).
Ma il calo, come detto, è stato tanto brusco quanto breve e gli indicatori del mercato hanno iniziato rapidamente a riprendersi. Alla fine del 2010, l’Arte Contemporanea era rimbalzata a circa $ 1,1 miliardi e successivamente ha raggiunto $ 1,5 miliardi nel 2011 (contro $ 1,59 miliardi nel 2008).
Il secondo picco del 2014 e l’affermazione di Hong Kong
Quando la fiducia è tornata, il mercato ha raggiunto un secondo picco nel 2014, con la rapida espansione del mercato dell’arte cinese.
Hong Kong si è affermata come uno dei principali attori nel mercato dell’arte globale ed è diventata rapidamente un hub inevitabile a livello mondiale. Nel 2014 la penisola ha generato il 10% del fatturato globale delle aste di arte contemporanea, un dato ancora attuale.
Il report è molto denso e ricco di informazioni. Vale la pena leggerlo tutto. Già dall’indice si può farsi una idea degli argomenti trattati. Ad esempio sono analizzati i risultati dei diversi segmenti dell’arte e ne risulta che i dipinti rappresentano il 65% del mercato mondiale dell’arte contemporanea. O ancora due gli approfondimenti sul mercato e i record delle artiste donna e l’andamento dell‘arte africana e della diaspora. E ancora sulla inevitabile crescita della vendita dei multipli e soprattutto dell’incremento delle vendite online in questo anno 2020 che ricorderemo tutti. Come sempre, il report si conclude con la lista dei migliori artisti contemporanei in asta.
TOP 1,000 contemporary artists at auction (2000-2019)
Gli artisti presi in considerazione sono moltissimi, ben mille. Qui di seguito la TOP FIVE e poi l’elenco degli ITALIANI che rientrano nella lista.
I 20 ARTISTI ITALIANI IN LISTA
- N° 13
Rudolf STINGEL (b. 1956)
Auction turnover $258,655,405
Lotti venduti 295
Top price $10,551,500 - N° 33
Maurizio CATTELAN (b. 1960)
Auction turnover $108,031,250
Lotti venduti 615
Top price $17,189,000 - N° 126
Mimmo PALADINO (b. 1948)
Auction turnover $23,948,690
Lotti venduti1,240
Top price $291,202 - N° 139
Sandro CHIA (b. 1946)
Auction turnover $20,537,983
Lotti venduti 1,358
$514,242 - N° 165
Francesco CLEMENTE (b. 1952)
Auction turnover $17,367,581
Lotti venduti 543
Top price $717,009 - N° 221
Enzo CUCCHI (b. 1949)
Auction turnover $11,767,267
Lotti venduti 398
Top price $1,047,676 - N° 224
Giuseppe PENONE (b. 1947)
Auction turnover $11,629,457
Lotti venduti 153
Top price $1,325,000 - N° 256
Nicola DE MARIA (b. 1954)
Auction turnover $9,896,106
Lotti venduti 384
$303,567 - N° 302
SALVO (1947-2015)
Auction turnover $8,023,830
Lotti venduti 773
Top price $123,214 - N° 386
Gino DE DOMINICIS (1947-1998)
Auction turnover $5,844,259
Lotti venduti 109
Top price $411,048 - N° 395
Vanessa BEECROFT (b. 1969)
Auction turnover $5,656,831
Lotti venduti 449
Top price $120,000 - N° 425
Luca PIGNATELLI (b. 1962)
Auction turnover $5,162,396
Lotti venduti 391
Top price $136,534 - N° 446
Marcello LO GIUDICE (b. 1957)
Auction turnover $4,875,378
Lotti venduti 146
Top price $168,494 - N° 637
Milo MANARA (b. 1945)
Auction turnover $2,939,662
Lotti venduti 479
$57,985 - N° 640
Omar GALLIANI (b. 1954)
Auction turnover $2,915,623
Lotti venduti 604
Top price $40,217 - N° 669
Piero PIZZI CANNELLA (b. 1955)
Auction turnover $2,724,932
Lotti venduti 356
Top price $56,067 - N° 710
Giovanni FRANGI (b. 1959)
Auction turnover $2,501,149
Lotti venduti 413
Top price $45,179 - N° 823
VELASCO (b. 1960)
Auction turnover $2,069,458
Lotti venduti 221
Top price $87,965 - N° 845
Antonio NUNZIANTE (b. 1956)
Auction turnover $1,991,823
Lotti venduti 405
Top price $68,750 - N° 875
Bruno CECCOBELLI (b. 1952)
Auction turnover $1,904,475
Lotti venduti 845
Top price $30,100
L’INDICE DEL REPORT:
- 20 years of Contemporary Art auction history
- Editorial by thierry Ehrmann
- The Contemporary Art rush
- The market’s pillars
- Painting… above all
- A new landscape
- « No Man’s Land »
- Black (also) matters (in art)
- In search of novelty
- Multiple choice…
- Digital agility
- TOP 1,000 contemporary artists at auction (2000-2019)SCARICA IL REPORT