Per sei settimane, fino al 20 novembre, aperture serali straordinarie della Galleria Borghese. Il museo si potrà visitare giovedì e venerdì sera sino alle ore 22
“Per formazione e per studi mi sono sempre interessata tanto del mondo del Barocco, quanto del naturalismo e del caravaggismo. Vale a dire le componenti fondamentali, con il neoclassicismo, della collezione Borghese“. Queste il mese scorso le prime dichiarazioni, rilasciate ad About Art, di Francesca Cappelletti, alla notizia della sua nomina a direttrice della Galleria Borghese di Roma. “Il mio auspicio è di poter lavorare per avvicinare ancor più questi straordinari mondi artistici, promuovendo lo sviluppo della ricerca e degli approfondimenti dentro il Museo“.
Fra gli auspici della neodirettrice, professoressa ordinaria di Storia dell’Arte Moderna e direttore scientifico della Fondazione Ermitage Italia, c’era anche la promozione di “studi, ricerche ed eventi sempre nella logica di dare maggiore visibilità alle iniziative del Museo”. Ed in questo quadro si inserisce la notizia del ritorno delle aperture serali straordinarie della Galleria Borghese. Per sei settimane, fino al 20 novembre, il museo si potrà visitare giovedì e venerdì sera sino alle ore 22 con un doppio turno di ingresso alle ore 19 e alle ore 20.30 di 1 ora e 30 minuti ciascuno.
Un’apertura verso il pubblico che aveva visto un forte segnale anche poco prima del suo insediamento, con la riapertura alle visite del deposito delle opere della Galleria Borghese. Con visite guidate gratuite svolte dal personale del museo ogni mercoledì e giovedì alle ore 16.30. Una vera e propria “seconda pinacoteca”, con i dipinti esposti nel deposito su due livelli, seguendo i canoni delle gallerie seicentesche. Ordinati per scuole di pittura e per aree tematiche e completi di tutti gli apparati espositivi. Depositi dove si conserva quella parte della collezione che non trova posto nei due piani sottostanti. Per via della revisione strutturale e decorativa del tardo Settecento che modificò gli allestimenti rispetto all’assetto voluto dal Cardinale Borghese.
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