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La Galleria Borghese riapre le visite al deposito del museo

Giovanni Battista Salvi detto Sassoferrato, Le tre età dell'uomo (copia da Tiziano), prima metà del sec. XVII, olio su tela, Galleria Borghese ©Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo - Galleria Borghese
Giovanni Battista Salvi detto Sassoferrato, Le tre età dell’uomo (copia da Tiziano), prima metà del sec. XVII, olio su tela, Galleria Borghese ©Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo – Galleria Borghese

La Galleria Borghese a Roma ha riaperto le visite al suo deposito delle opere concepito come una vera e propria “seconda pinacoteca”

Tutti i 5 turni di visita sono stati portati da 80 a 100 persone ciascuno.  La novità sono le visite guidate gratuite svolte dal personale del museo, ogni mercoledì e giovedì alle ore 16.30.

Tutti i dipinti sono esposti nel deposito su due livelli seguendo i canoni delle gallerie seicentesche, ordinati per scuole di pittura e per aree tematiche e completi di tutti gli apparati espositivi. Qui si conserva quella parte della collezione che non trova posto nei due piani sottostanti per via della revisione strutturale e decorativa del tardo Settecento che ha modificato gli allestimenti rispetto all’assetto voluto dal Cardinale Borghese.

Deposito, Galleria Borghese ©Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo – Galleria Borghese

Lo spazio centrale ospita i dipinti di grande formato del cinquecento veneto, della pittura tardo manierista e del primo seicento romano, diviso tra classicismo carraccesco e naturalismo di Caravaggio. Ne sono esempi la tela di Sassoferrato raffigurante le tre età dell’uomo, copia da Tiziano, oppure la Sacra famiglia con Santa Elisabetta di Scipione Pulzone, facente parte del primissimo nucleo della collezione del cardinale Borghese, l’opera fu definita da Zeri paradigmatica del lavoro di Pulzone e rappresentativa, per la sua funzione moraleggiante, del clima controriformistico; o ancora Un mendicante di Jusepe de Ribera, detto lo Spagnoletto, tra i primi caravaggeschi per l’uso tagliente delle luci.

Al piano superiore sono conservate le opere di piccolo formato che dimostrano il gusto eclettico di Scipione. Oltre a dipinti su tavola e tela, infatti, sono presenti olii su rame, su lavagna, micromosaici e commessi di pietre dure, come ad esempio il Cardinale Rosso, un piccolo quadro con un uccellino realizzato accostando pietre semi preziose di diverso formato e colori.

GALLERIA BORGHESE
Piazzale Scipione Borghese 5
Roma

La prenotazione è obbligatoria, nel rispetto delle misure di sicurezza, al numero 06 67233753 oppure all’indirizzo
ga-bor@beniculturali.it

www.galleriaborghese.beniculturali.it

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