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Manzoni Studio presenta per Walk in Studio 2020 il progetto Tracce Corporee: otto artisti ragionano attraverso il linguaggio del corpo nella sua forza espressiva e nella sua presenza simbolica e scenica. Il disegno dell’anatomia è declinato in esperienze corporali eterogenee: Tracce Corporee esplora la fotografia di Sara Meliti e Juri Ronzoni, analizzando la metafora del corpo in azioni di performance teatrale.
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Manzoni Studio ha fatto tesoro di un bisogno nato durante il lockdown, quello di un progetto condiviso nel rispetto delle individualità, per diventare una factory aperta ogni giorno a stimoli esterni, nell’integrazione delle discipline artistiche.
L’alfabeto del corpo è la base del dialogo individuale e collettivo: il linguaggio non verbale è la forma più potente di comunicazione, comprendendo infatti tutti i gesti che il nostro corpo produce inconsciamente come reazione alle emozioni, espressioni di energia e movimento.
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L’arte racconta il corpo e il corpo racconta l’arte: attraverso le svariate discipline presenti, emerge costantemente la mimica corporea che, al contempo, racconta la genesi delle diverse espressioni artistiche. Questo è lo scopo di Giovanni Manzoni, che fa da padrone di casa e Cicerone di questo minuzioso progetto, insieme alla sua compagna Sara Meliti e alle curatrici Michela Ongaretti e Alisia Viola.

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Un percorso – quello di Tracce Corporee – che ha origini nell’arte primitiva attraverso le maschere di Cavarra, analizzando l’espressione facciale, sino ad arrivare ai linguaggi più contemporanei: dal disegno alla pittura, passando alla fotografia e alle arti performative. Queste ultime si focalizzano maggiormente sul movimento del corpo, sulle tracce che vengono rilasciate in maniera leggibile e permanente nell’opera.
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Come ci mostra Sara Meliti con le sue notevoli fotografie nell’isola di Pantelleria – in cui umano e Natura si fondono in un processo di gestazione – un elemento fortemente presente nel progetto è sicuramente l’ambiente naturale, da cui tutto ha inizio e vita. Dalla Terra nasce l’acqua, dall’acqua nasce l’essere umano. Noi siamo il frutto della Terra feconda: Tracce Corporee vuole esplorare il ciclo della vita e il ciclo dell’arte, mostrando le diverse contaminazioni che li rendono indissolubili.
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Per il mondo del teatro sono state create maschere in cuoio da Andrea Cavarra, mentre i disegni di Silvia del Grosso partono dalle pagine di taccuini per diffondere linee e concetti di grande profondità, anche da indossare. Paolo Guarnieri osserva con curiosità la routine quotidiana di donne presenti e immaginarie, partendo dall’oggettività per arrivare a trascenderla; Alessandra Vaghi espone il suo studio sulla figura ispirato alla mitologia, in una pittura densa di significati simbolici legati alla contemporaneità, attraverso un linguaggio tra antico e moderno. Il padrone di casa Gio Manzoni accompagna lo sguardo nella moltiplicazione delle forme disegnate, più spesso femminili, fuori da canoni estetici o da modelli espressivi, in un vortice dal gusto déco.
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Interessanti anche i disegni e le serigrafie connotati dalla sua personale idea di erotismo di Sonia Aloi.
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Durante Walk In Studio 2020 (20-24 ottobre) l’atelier ha ospitato il performer Marek, che fa del linguaggio del corpo una vera e propria danza, o della danza un vero e proprio linguaggio. La danza ripropone live i gesti e le espressioni corporee degli studi su carta, mentre la pelle di Marek viene decorata da simboli urbani e tribali: così le due discipline si manifestano in parallelo secondo una genesi autonoma, per dare luogo a una performance possibile solo grazie alla loro integrazione.
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Tracce Corporee presso Manzoni Studio in Via Derna 23, Milano














