L’obiettivo di questo premio istituito da Lio Capital, azienda leader nel settore degli investimenti alternativi, è quello di acquisire ogni anno un’opera esposta in un contesto museale italiano o internazionale.
L’arte è certamente un forma d’investimento, ma lo è solo in una certa misura quando invece di acquisire opere di grandi maestri già storicizzati si decide di dedicare le proprie risorse verso artisti viventi ancora nel pieno della propria carriere con lo scopo di aiutarli ad emergere e consolidare nel complesso e sfaccettato mondo dell’arte contemporanea. Da queste premesse nasce Lio Capital Prize, un premio dedicato prettamente ad artisti viventi, focalizzato sulle opere sui loro contenuti e qualità. La selezione delle opere e degli artisti è a cura del direttore artistico del premio Gaspare Luigi Marcone con l’ausilio di una giuria composta dal Professore Maurizio Dallocchio Presidente di Lio Capital, i collezionisti Monica e Federico Ghizzoni, Raffaella Perna curatrice e docente Università degli Studi di Catania, Alessandro Rabottini curatore indipendente e Sergio Risaliti direttore artistico del Museo Novecento di Firenze.
L’opera vicitrice della prima edizione è dell’artista Rä di Martino (Roma, 1975) e si intitola l‘Eccezione: un video di quattro minuti in cui una statua di marmo antica senza un braccio e gli arti inferiori cerca, con i limiti fisici della sua condizione fisica e materiale, di ballare, di riprendere vita. Il lavoro è frutto di un complessa elaborazione che ha visto impiegato un performer nelle vesti della stuatua e un processo di post-produzione che ha mascherato la natura “reale” del filmato donandone un aspetto virtuale quasi straniante.