Dipinti e arredi da Villa Saminiati e altre committenze private. Il 4 e 5 novembre la Colasanti Casa d’Aste apre le danze autunnali. Ben 462 lotti di Fine Art pronti per essere battuti al miglior offerente in 3 tornate divise in due giorni.
Fin dalla sua nascita Villa Saminiati ha assolto, oltre che il proprio compito di lussuosa residenza estiva, anche quello della Villa-Museo. Dove ogni proprietario ha contribuito ad ampliare la preziosa collezione artistica arrivata fino ai giorni nostri. All’interno di un contesto architettonico armonico e simmetrico si è sviluppata infatti una raccolta di opere dal carattere eterogeneo, che racchiude materiali, tecniche e stili propri dell’arte italiana ed europea dal ‘600 fino ai primi anni del XX secolo.
Prima tornata
Il catalogo si apre al lotto 2 con il dipinto attribuito a Pietro Paolini e Simone del Tintore (stima 3.000-4.000€), mentre ai lotti successivi vengono proposti due splendidi esempi di pittura caravaggesca (6.000/8.000€ cad.). Al lotto 6 un dipinto ad olio del XVIII secolo di Giovanni Battista Tagliasacchi, il “Ritratto di Monsignor Gherardo Zandemaria” che stima 2-3 mila euro.
In questa prima tornata spicca senza dubbio il lotto 11, dipinto settecentesco di tematica manierista (4-6 mila). Si segnala ai lotti 12 e 13 due grandi tele raffiguranti i ritratti del Conte di Carrobio e di sua moglie in occasione della loro visita a Westminster per l’incoronazione di Edoardo VII (6-8 mila cad.). Tra gli highlight il “Ritratto di James Rennel Rodd” di Antonio Mancini, presentato in catalogo al lotto 14 con una stima di 20-30 mila euro.
Seconda tornata
Colasanti dedica la seconda tornata agli arredi e oggetti d’arte: si evidenzia il lotto 147, una manifattura Castelli del XVIII secolo composta da sei mattonelle in maiolica dipinta (2.500-3.500). Di eccezionale fattura la coppia di cassettoni Luigi XVI (lotto 163, 2-3 mila), così come la particolare scrivania con alzata del ‘700 piemontese (2.500-3.500). E ancora la maestosa coppia di candelabri in bronzo con figure di vittorie alate (12-18 mila).
Il ricco catalogo prosegue con una selezione di micromosaici romani, offrendo inoltre una piccola collezione di porcellane antiche. Spicca il lotto 210, vera e propria rarità. Si tratta di un antico servizio da viaggio in porcellana Meissen risalente alla seconda metà del ‘700 stimato 3-5 mila euro. Non manca, per gli appassionati, una sezione dedicata all’arte orientale guidata da un elegante paravento in legno decorato in oro e madreperla (lotto 269, 800-1.200).
Terza tornata
La terza tornata propone le opere provenienti da una raffinata dimora romana. Emergono due elegantissime poltrone Frau modello 1919 (800-1.200€ cad.) e un mobile bookcase epoca Giorgio III di grande signorilità (lotto 296, stima 2-3 mila). Tornando all’arte orientale, è proposto un bel pannello dipinto su carta con motivi naturalistici (1.000-1.500€) e un tappeto Pechino decorato con draghi su fondo blu (1.500-2.500). A seguire il lotto 308: una miniatura ad olio su tela che raffigura “Papa Pio VIII nel Duomo di Milano”, opera di Giovanni Migliara (1.000-1.500).
Tra le varie e numerose proposte una collezione di marmi, busti e ripiani in marmi policromi, fino ad arrivare -in chiusura di tornata- al lotto 460, un grande lampadario Rezzonico a 24 luci, manifattura di Murano (4-6 mila).
Informazioni utili
Dipinti e arredi da Villa Saminiati e altre committente private
Asta a porte chiuse in 3 tornate
Mercoledì 4 novembre | ore 15:00
Giovedì 5 novembre | ore 15:00 e ore 18:00
Esposizione fino a lunedì 2 novembre 2020
Colasanti Casa d’Aste, via Aurelia 1249, Roma