Print Friendly and PDF

L’azzurro, le forme e il quotidiano di Ettore Spalletti, in un docu-film su Rai5

Ettore Spalletti, Montagna, Appennino, 1984, Collezione Farnesina
Ettore Spalletti

Lunedì 9 novembre alle 19.30 Rai5 manda in onda il documentario Ettore Spalletti. Così com’è, sul grande artista abruzzese, scomparso nell’ottobre del 2019.

Ettore Spalletti in vita ha esposto nei principali musei di tutto il mondo, oltre che in numerose mostre personali; la più eclatante di queste risale al 2014, nelle tre sedi della GAM di Torino, del MAXXI di Roma e del Museo Madre di Napoli. Di questo triplice evento, nel corso del documentario, parla il compianto curatore Germano Celant, spiegando che è stato un lustro per questi musei avere esposto le opere di Spalletti.

Ettore Spalletti. Così com’è è la versione televisiva di 55 minuti del lungometraggio realizzato da Alessandra Galletta nel corso di tre anni (fino al 2019, anno della scomparsa), trascorsi registrando in presa diretta la vita privata e professionale del maestro.

“L’azzurro è come l’aria che c’è intorno; come l’atmosfera ogni giorno è diversa, così sono diversi gli azzurri”. Spiega lo stesso Spalletti raccontando a lungo la sua arte e le sue ispirazioni, molte delle quali venivano dal colore del cielo: “Il nostro cielo rimane azzurro per giorni, diversamente da quello dell’Inghilterra, che cambia continuamente; quindi per entrarci devi un po’ bucarlo”.

Ettore Spalletti, Montagna, Appennino, 1984, Collezione Farnesina

E Celant commenta lo stile del grande artista: “Pittura monocroma, all’apparenza minimal, ma con una certa sensualità: il tocco della mano dell’artista sulla polvere azzurra morbida, a contatto con il pavimento”. Appassionato del suo territorio, Spalletti è stato un ottimo frequentatore delle bellezze artistiche antiche del suo Abruzzo, alcune delle quali vengono mostrate nel corso del documentario. Di Ettore Spalletti parlano anche quattro donne a lui vicine: la sua assistente, Azzurra Ricci, che racconta l’ordine maniacale e le piccole abitudini del maestro, la moglie, l’architetto Patrizia Leonelli, che ricorda il loro primo incontro e la scelta di abitare a Spoltore, storico borgo in provincia di Pescara; infine due galleriste, la nipote Benedetta Spalletti, figlia del fratello di Ettore, anch’egli gallerista, e Lia Rumma, proprietaria della Galleria omonima a Napoli. Numerosi filmati d’epoca mostrano un Ettore Spalletti giovane, nei momenti di vita quotidiana. Il docu-film è presente anche su Rai Play.

www.rai.it

Commenta con Facebook