Cinque artisti, un teorico dell’arte e tre progetti per valorizzare il territorio attraverso l’arte contemporanea. a, m, o – Arte, Marche, Oltre, il programma di residenze artistiche diffuse in cinque borghi marchigiani che mira alla riscoperta del senso di appartenenza territoriale. In corso fino a dicembre 2020.
Promuovere il senso di appartenenza al territorio attraverso l’arte, creare un network di scambio tra le varie comunità di una stessa zona, attivare un dialogo con la popolazione in modo tale da rendere gli abitanti partecipi del cambiamento culturale in atto. Questi gli intenti di a, m, o – Arte, Marche, Oltre, progetto nato grazie all’iniziativa di Casa Sponge nell’ambito di ARKAD Manifesta 13 – Les Parallèles du Sud.
Una rivalutazione del territorio che passa attraverso l’intervento di artisti diversi, chiamati a modificare col proprio intervento l’assetto culturale e sociale di cinque comuni delle Marche -Arcevia (Ancona), Pergola, Pietrarubbia, Frontino e Lunano (Pesaro Urbino).
Gli artisti coinvolti hanno tratto ispirazione dai piccoli centri di provincia per promuovere il senso di appartenenza al territorio, partendo dal legame degli abitanti col paesaggio e la sua storia, con la convinzione che questo sia una ricchezza da coltivare e una risorsa di lunga durata.
Il primo progetto è stato quello di Aischa Gianna Müller. Admirari: verso la meraviglia è una performance nata per Caudino, uno dei nove Castelli del Comune di Arcevia. Confrontandosi con gli abitanti su temi quali la vita rurale e il paesaggio, l’artista ha dato vita a una riflessione sul valore dell’aria, elemento capace di tenerci invita anche in momenti (come questo) in cui possiamo sentirci persi. I nove castelli di Acervia saranno rappresentati da altrettanti alberi, da cui Aischa estrapolerà l’essenza per liberarla poi in un’area metropolitana, dono della natura a un luogo in cui questa ricchezza viene spesso data per scontata.
L’intervento verrà poi arricchito da Roberto Coda Zabetta, che estrapolerà 9 pezzi da una sua opera precedente, la grande tela realizzata nel 2017 per il Complesso della SS. Trinità delle Monache di Napoli, ognuno dei quali sarà appeso in un castello diverso, dove sventolerà come uno stendardo.
Il secondo progetto è Tessere Con Attenzione, sviluppato in tre comuni (Pietrarubbia, Frontino e Lunano) grazie all’intervento di altrettanti artisti, legati tra loro da un confronto tra paesaggio urbano e naturale che passa attraverso il dialogo coi cittadini.
Confronto che, nel caso di Mario Consiglio, si è concretizzato nella creazione di Democracy, una fontana la cui realizzazione sarà affidata a maestranze locali, segno di un legame con una storica tradizione di lavorazione dei metalli. L’opera, che si configura come una vera e propria scultura, si serve della metafora del “far acqua da tutte le parti” per esprimere una critica alle democrazie occidentali.
Beatrice Meoni e Stefania Galegati hanno invece operato da remoto, senza per questo produrre risultati meno efficaci. La prima ha intrapreso un dialogo con i poeti Loris Ferri e Stefano Sanchini e con gli artisti Daniele Bordoni e Chris Rocchegiani, interrogandosi sul paesaggio inteso come esperienza a più livelli. Progetto che si è poi concretizzato in una serie di laboratori indirizzati alle scuole elementari, funzionali a far riflettere i bambini sull’ambiente che li circonda.
Stefania Galegati ha provato a restituire l’immagine di Lunano partendo dall’immaginario dei suoi abitanti, registrando le loro risposte a domande impossibili (“Pensi che ci siano altre forme di vita nell‘universo? Se si, come te le le immagini?”) per analizzare il loro immaginario creativo e il modo in cui esso è influenzato dal luogo.
Non Solo Museo vede invece protagonisti il teorico dell’arte Pietro Gaglianò e l’artista Juan Pablo Macías, oltre che gli abitanti del comune di Pergola. Gaglianò, riflettendo sulla mancanza di una piazza che possa ospitare la quotidianità della cittadina, da vita a un narrazione al tempo stesso soggettiva e collettiva, coinvolgendo alcuni cittadini (selezionati tramite open call) per capire come la popolazione viva questa assenza e su quali possano essere le alternative.
Arte e territorio, arte del territorio. Le azioni artistiche di cui Arte, Marche, Oltre si fa promotrice hanno l’obbiettivo di modificare l’aspetto sociale e culturale del territorio, aumentando la consapevolezza di quando i piccoli centri rappresentino una ricchezza inestimabile.