Dal 20 al 26 novembre è online la seconda asta dell’anno organizzata da Sotheby’s Italia dedicata all’arte moderna e contemporanea
Si vedrà se riuscirà a eguagliare il risultato di quella di giugno scorso che ha registrato oltre 10,4 milioni di euro per 50 lotti, il totale più alto in Europa in quel periodo per la maison.
La competitor Christie’s, al contrario, ha deluso le aspettative con la “Thinking Italian Milan” dello scorso 4-5 novembre che ha totalizzato 6.857.875 euro, il risultato più basso degli ultimi 6 anni, nonostante il catalogo di opere belle e con stime in linea col mercato. Il risultato sembra dimostrare quindi come la pandemia di COVID-19 abbia determinato dei cambiamenti radicali anche nelle abitudini dei buyer. Lo dice a gran voce una indagine di Deloitte Private, recentemente pubblicata, che indaga il percepito e le previsioni di artisti, collezionisti, operatori, esponenti del mondo accademico e appassionati d’arte negli ultimi due mesi. Guardando ai dati disponibili, per quanto riguarda le case d’asta, il report indica un calo dei fatturati mediamente del 60% nel primo semestre 2020, includendo anche le aste online. Tra le principali cause, Deloitte trova “la tradizionale scarsa propensione a proporre lotti a stima alta nelle vendite online e l’incertezza economica, che porta molti collezionisti a prestare massima cautela, sia nell’acquisto che nella vendita di opere d’arte”.
Vedremo se ora il catalogo di Sotheby’s sarà in grado di stupire in positivo. Tra i grandi nomi, presente nuovamente Giorgio Morandi, il cui mercato continua a essere forte e a vedere un interesse costante dei collezionisti, sia in Italia che all’estero. Ricordiamo due risultati recenti da Sotheby’s: una “Natura morta” del 1951 venduta per 1,6 milioni di dollari nella prima asta online di “Impressionist & Modern Art Day Sale” di maggio scorso e poco dopo, a giugno a Milano, un’altra Still-Life del 1951 ha fatto 1.452.500 (superando le stime). Ora la piccola natura morta (cm 26×42,5) del 1946 in arrivo quota 600-800 mila euro.
I lotti in totale saranno 56, di questi 29 sono parte di una collezione privata di ceramiche di Fausto Melotti degli anni ’50 – ’60 con stime che vanno dai 6.000 ai 45.000 euro. Una ventina di opere sono di artisti stranieri in gran parte provenienti da raccolte italiane.
Sotheby’s Italia ormai da anni propone nei propri cataloghi di arte contemporanea opere di artisti internazionali alternate a quelle di artisti italiani -commenta Marta Giani responsabile dell’asta milanese- I collezionisti italiani hanno da sempre avuto ampiezza di vedute, intuito e una particolare attenzione verso i rappresentanti delle avanguardie straniere e riteniamo importante evidenziare questo aspetto del nostro dna culturale”
In asta una ventina di opere di artisti stranieri in gran parte provenienti da raccolte italiane. Klee, Lam, Calder, Mathieu, Brauner, Max Bill, Noland, Vasarely, Katz ed altri, sono in vendita alternati ad opere selezionate degli artisti italiani.
Dopo il recente world record price di $ 15.931.159 realizzato da Sotheby’s a New York lo scorso ottobre per il capolavoro Il Pomeriggio di Arianna, non può mancare nella vendita milanese Giorgio de Chirico, ben rappresentato da opere di diverse tipologie e periodi. In particolare, viene proposto, Mobili nella Valle, un olio su tela realizzato nel 1928 del periodo parigino a cavallo tra le due guerre. È stato esposto nel 1959 alla GNAM di Torino nella storica mostra Capolavori d’Arte Moderna nelle Collezioni Private ed ha una stima di € 300.000 – 400.000.
Del maestro della Metafisica sono proposti anche una Venezia, Chiesa della Salute del 1955, un iconico Mobili nella Valle della fine degli anni Sessanta e un Interno Metafisico con Officina del 1951, stimato anch’esso € 300.000 – 400.000.
Già in mostra nel 1933 alla Kunsthalle di Basilea, proveniente da una collezione privata italiana, Landschaft B. L. è un acquerello polifonico su carta gessata applicata su cartoncino del 1931 di Paul Klee. L’opera ha una stima di € 70.000 – 90.000.
Sono state scelte per quest’asta due opere dell’artista cubano Wifredo Lam. Prima di trasferirsi a Parigi, Lam fece frequenti soggiorni in Italia, ad Albisola, dove aveva un proprio studio per la lavorazione della ceramica.
I due lavori, già esposti a Milano nel 1993, segnano un nuovo inizio nella fase creativa dell’artista: il primo, Untitled del ‘43 (tempera su carta) è stimato € 90.000 – 120.000; il secondo, Untitled del ‘44 (tempera su carta applicata su tela) è valutato € 150.000 – 200.000.
Irene Brin, la raffinata giornalista e scrittrice romana, scelse direttamente dal grande artista americano Alexander Calder il Mobile del 1956 per la propria collezione. Si tratta, di Untitled firmato e dedicato Irene de Calder sulla base. L’opera in ottone, fili e foglie di metallo, è in asta con una stima di € 150.000 – 200.000.
È datata 1957 Superficie 196 di Giuseppe Capogrossi, opera con una storia espositiva di tutto rilievo e stimata € 240.000 – 350.000. Ricordiamo l’aggiudicazione milanese per l’artista di Superficie 105 che nel 2016 ha totalizzato € 241.500. Segue Afro con Viale delle Acacie, olio su tela, firmato e datato 1958, cm 80×120 stimato 150.000 – 200.000 €.
Tra le opere degli anni ’50 degli artisti internazionali di Contemporary Art | Milan è presente anche Josef Albers con Study for Homage to the Square del 1959, esposto in fiera a Basilea nel ’91 (Est. 200.000 – 300.000 €). Un’opera di analogo colore, datazione e dimensioni è stata venduta da Sotheby’s New York, il 2 ottobre 2020, per $ 528.200.
Sempre degli anni ’50, due piatti in maiolica policroma di Lucio Fontana (stima €45.000 – 60.000 ciascuno) precedono come datazione l’opera Concetto Spaziale del 1961, olio, buchi e graffito su tela, cm 55×46, valutata € 180.000 – 250.000.
Del grande pittore surrealista rumeno Victor Brauner, che visse a Parigi gran parte della sua vita e che fu tra i favoriti del gallerista Alexandre Iolas, si propone in asta un pregevole olio su tela dal titolo L’Attente. L’opera firmata e datata 1964, è stimata € 150.000 – 200.000.
Mario Schifano è da sempre protagonista delle vendite milanesi di Sotheby’s. Ricordiamo, a questo proposito, i 972.500 € realizzati per Con Anima (1965) nel 2019. Ossigeno ossigeno, una delle prime opere appartenenti alla serie omonima e già parte della collezione romana di Luisa Spagnoli, è stata esposta nella storica mostra della Pilotta a Parma del 1974 e da Marconi a Milano nel 2006. Sarà in asta a novembre con la stima di € 260.000 – 350.000.
Appartenente al gruppo dell’arte Cinetica – con Takis, Mack, Tinguely, e Soto – il brasiliano Luis Tomasello è in questa sede ben rappresentato dall’innovativa composizione Atmosphere Chromoplastique n.17 del 1967, valutata € 80.000 –120.000. Del 1971 è Lapidaire – B, un acrilico su tela firmato da Victor Vasarely con stima 20.000 – 25.000 €.
Kenneth Noland, riconosciuto come uno dei più grandi coloristi del XX secolo, è presente con Two Joys del 1973 – opera dai colori vaporosi con tonalità atmosferiche – valutata € 100.000 – 150.000.
Tra i poveristi della vendita, citiamo, Michelangelo Pistoletto, Alighiero Boetti e Giulio Paolini. Il primo con la serigrafia su acciaio lucidato a specchio Uomo che si gira, valutata € 180.000 – 250.000. Il secondo con l’arazzo Oggi il trentunesimo giorno dodicesimo mese anno millenove100ottantotto, creato nel 1988 e stimato € 300.000 – 400.000. Dello stesso anno è l’opera venduta il 21 ottobre 2020 a Londra per £ 352.800. Il terzo con la grande tela rovesciata Antologia (23/4/1974) valutata € 120.000 – 180.000.
Di Alex Katz, artista oggi molto richiesto dai collezionisti, è stata selezionata una tela del 1984 Studio per Trio – una sorta di scena di conversazione – che è offerta in asta con una valutazione di 60.000 – 80.000 €.
Dopo il grande successo della vendita milanese di giugno 2020 che ha registrato il world record price per Gino De Dominicis con Senza Titolo (1992) venduto per € 492.500, Contemporary Art | Milan presenta in questo prossimo appuntamento Senza Titolo (Il Totem) eseguito nel 1994 e stimato € 130.000 – 180.000.
UNA COLLEZIONE PRIVATA DI 29 CERAMICHE DI FAUSTO MELOTTI
degli ANNI CINQUANTA – SESSANTA
Da oltre 10 anni – aggiunge Marta Giani – Sotheby’s Milano rivolge una particolare attenzione alla produzione di opere in ceramica firmate da maestri storici italiani”
Nell’aprile 2019, in occasione dell’asta di arte contemporanea, fu proposta una selezione di ceramiche della celebre Collezione Hockemeyer. Tra i lotti offerti ricordiamo Vaso (1950) e Vaso (1955) realizzati da Fausto Melotti – già esposte nella mostra ‘Terra Incognita: Italy’s Ceramic Revival’ alla Estorick Collection of Modern Italian Art di Londra nel 2009 – che hanno quasi quadruplicato la loro valutazione iniziale, totalizzando ciascuno la cifra di € 68.750.
Sotheby’s nell’asta milanese autunnale di quest’anno, propone la seconda parte dell’importante raccolta di ceramiche dell’artista proveniente da Collezione privata, la cui prima tranche è stata esitata con successo a novembre 2019. La selezione include 29 opere della migliore produzione ceramica di Melotti degli anni ’50 – ’60 con stime che vanno dai 6.000 ai 45.000 €. Dello stesso artista è in asta La Strega, una scultura del 1967 in ottone, alta oltre un metro e stimata € 80.000 – 120.000.