Filmmaker compie 40 anni. Il festival dedicato al cinema documentario e di ricerca torna dal 27 novembre al 6 dicembre con un’edizione speciale in streaming
Filmmaker Festival si conferma, anche in questa edizione tutta virtuale, come luogo di scoperta e osservatorio privilegiato di nuovi autori e nuovi linguaggi, valicando per la prima volta i confini milanesi e aprendosi (online) al pubblico di tutta Italia. Appuntamento dal 27 al 6 dicembre in streaming su MYmovies, dove potete anche seguire le proiezioni di altri Festival: Lo Schermo dell’Arte, Il Festival dei Popoli e Visioni Italiane.
Sette le sezioni in programma – Concorso Internazionale, Concorso Prospettive, Fuori Concorso, Fuori Formato, Moderns, Teatro sconfinato, Corrispondenze – con un totale di oltre 60 film provenienti da 20 paesi.
Due maestri fuori concorso. Frederick Wiseman, tra i massimi cineasti viventi, già vincitore del Leone d’oro e dell’Oscar alla carriera, con il suo ultimo lavoro, City Hall, entra nel municipio di Boston per raccontare l’importanza delle istituzioni democratiche americane messe in pericolo dalla presidenza Trump, contrapposta al discorso politico del sindaco democratico Martin Walsh.
Jia Zhangke, altro Leone d’Oro (Still Life, Al di là delle montagne), in Swimming Out Till the Sea Turns Blue ripercorre in diciotto capitoli la storia della Cina, intrecciando letteratura (con le opere di Jia Pingwa, Yu Hua, Liang Hong, Ma Feng) e cinema, e affermando la forza della parola come strumento per tramandare la memoria del Paese alle generazioni future.
Sempre alta l’attenzione per il cinema italiano. Apre il Festival Guerra e pace, già applaudito alla Mostra di Venezia, film che segna il ritorno di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti: dal cinema delle origini agli smartphone di oggi, una riflessione sulle immagini che, come in un grande romanzo scandito in quattro capitoli (passato remoto, passato prossimo, presente e futuro), prova a ricomporre i frammenti della memoria visiva dai primi del Novecento a oggi.
Infine (ovviamente) la pandemia: un festival che da sempre si interroga sulla realtà, e interroga le immagini che la raccontano, non può prescindere da un evento che è insieme tragedia personale e trauma collettivo. Pur senza una forzosa sezione ad hoc, al momento della selezione si sono imposti gli sguardi di alcuni giovani e giovanissimi, che hanno saputo “leggere” il nostro tempo ai tempi del lockdown: da Filippo Romanengo (studente della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti), che in Quadri dalla quarantena racconta quattro studenti di cinema che, tra Milano, Reggio Emilia e Padova, cercano di mettere in scena ciò che sta accadendo intorno a loro, a Sofia Di Fina (allieva dell’Accademia di Belle Arti di Brera), che in Restate a casa osserva lo spettacolo (anche ironico) di una Palermo inedita; fino ad Astrid Ardenti (laureata a Brera e ora alla Civica), che in Il tempo si distingue tra le tue mani si rivolge in forma di lettera alla nonna, 97 candeline e l’attesa di incontrarsi ancora e stringersi di nuovo le mani.
Tutto il festival sarà visibile in streaming sulla piattaforma MYmovies al costo di € 9,90. Dal primo accesso, ogni film sarà disponibile per le successive 72 ore. Programma completo e calendario sul sito del Filmmaker Festival.