La società di investimento Fairlight Art Ventures ha fatto appello contro una sentenza del tribunale di dicembre scorso che ordina di rimborsare 6 milioni di dollari a Sotheby’s dopo che la casa d’aste ha venduto per suo conto un dipinto di Frans Hals ora ritenuto un falso.
Nel dicembre 2019, l’Alta Corte di Londra aveva stabilito che la società Fairlight Art Ventures – che aveva affidato il dipinto alla casa d’asta per la vendita- doveva rimborsare Sotheby’s. Ma ora la Fairlight ha presentato un ricorso contro la decisione.
Il dipinto è stato venduto nel 2011 da Sotheby’s per 11,75 milioni in una vendita privata al collezionista americano Richard Hedreen per conto di Fairlight Art Ventures, di proprietà del manager e collezionista d’arte statunitense David Kowitz, e del mercante d’arte londinese Mark Weiss che avevano acquistato quello che credevano fosse un autentico Hals da Giuliano Ruffini nel 2010.
Cinque anni dopo, la casa d’asta lo ha dichiarato falso e ha risarcito l’acquirente. Mark Weiss ha raggiunto un accordo senza ammettere alcun illecito. Il tribunale di Londra ha dichiarato nel 2019 che Sotheby’s aveva agito secondo i termini del suo contratto e Fairlight è stata condannata a pagare 5,3 milioni di dollari. La corte non ha commentato sul fatto che l’opera sia falsa.
Secondo quanto riferito, Fairlight ha affermato che il suo ruolo fosse di finanziatore e non di partner per Weiss nella transazione e che Sotheby’s era un subagente. Per questo motivo, Fairlight ha affermato che non esisteva alcun contratto che vincolasse la transazione che coinvolgeva il dipinto di Hals. Una sentenza è attesa all’inizio del prossimo anno.