Con “Buste de Femme Assise” arriva sul mercato un ritratto di Jacqueline Roque di Pablo Picasso del 1962. Da Sotheby’s a dicembre con una stima di 8/12 milioni di dollari
Dopo il successo delle aste globali di ottobre (le vendite serali a Hong Kong, Parigi, Londra e New York) che hanno raggiunto un miliardo di dollari, Sotheby’s ha aggiunto un’altra asta serale al suo calendario autunnale prima della fine dell’anno. Sarà di nuovo una vendita “trasversale”, che includerà opere impressioniste, moderne e contemporanee e si svolgerà l’8 dicembre in live streaming dalla sede di New York.
Presentando questa nuova vendita serale trasversale a New York a dicembre, continuiamo a ripensare non solo il tradizionale calendario delle aste, ma anche i modi in cui le nostre vendite sono organizzate e classificate- ha dichiarato Amy Cappellazzo, presidente della divisione Fine Art di Sotheby’s- I collezionisti continuano a essere meno interessati alle tradizionali categorie del mercato dell’arte del passato e hanno costantemente dimostrato che i capolavori, indipendentemente dalla loro categoria, mantengono la loro elevata domanda ai massimi livelli del mercato, e questa vendita è un’opportunità creativa per presentare le più belle opere dall’Ottocento ad oggi, fianco a fianco”.
A guidare la vendita sarà il dipinto di Pablo Picasso del 1962 “Buste de Femme Assise”. E’ stimato tra $ 8 milioni e $ 12 milioni ed è il ritratto della seconda moglie e ultima musa dell’artista, Jacqueline Roque, molto più giovane di lui che sposò l’anno prima che il dipinto fosse realizzato e che gli rimase a fianco fino alla morte dell’artista nel 1973. Lei morì suicida alcuni anni dopo, nel 1986. Nel maggio 2019, “Femme Au Chien” (1962) di Picasso, che raffigura sempre la Roque, è stato venduto da Sotheby’s per $ 54,9 milioni (più del doppio della stima di $ 25 milioni), stabilendo un record d’asta per un dipinto post-anni ’60 dell’artista.
Le muse di Picasso, soprattutto Dora Maar e Marie-Thérèse Walter, sono un appuntamento fisso nelle vendite serali di arte moderna. L’ultima moglie compare meno all’asta. Ma l’artista ha creato più immagini di lei di qualsiasi altra donna che ha avuto accanto. La coppia si incontrò nel 1952 presso lo studio di ceramiche di Vallauris, mentre Picasso viveva ancora con Françoise Gilot. A differenza di Françoise, Jacqueline accettava l’artista notoriamente capriccioso e la sua ossessione per la sua arte. Il suo imperturbabile sostegno e la volontà di sacrificarsi sull’altare del suo ego conquistarono il cuore dell’artista e si sposarono nel 1961.
Jacqueline è raffigurata in “doppio profilo”, un dispositivo stilistico inventato nei ritratti di Dora Maar, ma le cui radici risalgono ai suoi esperimenti cubisti con molteplici punti di vista. La sua onnipresenza nel mondo di Picasso si ritrova in ogni aspetto del suo lavoro durante questi anni: gli occhi a mandorla, i capelli scuri e il naso aquilino si riconoscono nei suoi dipinti, nelle sculture, nei disegni e nelle ceramiche. Il loro amore ha assorbito l’artista e lo ha spinto a nuove vette, sperimentando la figura della sua musa in ogni sorta di colore e posa, senza mai cancellare o demonizzare il suo volto nel suo lavoro come aveva fatto con le muse del passato.