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The Rwanda Project, contro il voyeurismo occidentale. Alfredo Jaar in mostra a Cape Town

Alfredo Jaar The Rwanda Project Zeizt MOCAA Silence of Nduwayezu Alfredo Jaar, Silence of Nduwayezu
Alfredo Jaar The Rwanda Project Zeizt MOCAA Silence of Nduwayezu
Alfredo Jaar, Silence of Nduwayezu

Dolore e memoria attraverso gli occhi di Alfredo Jaar. Dal 19 novembre 2020 al 23 maggio 2021 lo Zeizt MOCAA di Città del Capo ospita The Rwanda Projectcronaca artistica di una catastrofe umanitaria frutto dell’esperienza diretta dell’artista cileno.

Circa un centinaio di giorni. Questo il -breve- lasso di tempo bastato per insanguinare una nazione con migliaia di vittime figlie di un orribile genocidio. Ciò che successe in Ruanda nel 1994 è noto a tutti, ma non per questo si può dire che la storia abbia fatto i conti con questo avvenimento.

È stata infatti la scarsa risposta internazionale che ha spinto Alfredo Jaar a dar vita a The Rwanda Projectuna serie di lavori realizzati tra il 1994 e il 2000 a partire dall’esperienza diretta dell’artista. Non appena il conflitto venne dichiarato concluso, Jaar si recò infatti in Ruanda per assistere in presa diretta alle conseguenze dei terribili avvenimenti intercorsi tra aprile e luglio.

Ciò che ne è scaturito è un racconto tagliente, testimonianza di un trauma che va ben oltre ciò che si può intuire dall’esterno. Jaar si oppone alla curiosità meramente voyeuristica che il resto del mondo ha riservato alla vicenda africana, servendosi di mezzi nuovi e di immagini in grado di far intuire la complessità del dolore provocato.

La mostra, organizzata grazie al supporto della Goodman Gallery, sarà accompagnata da una serie di eventi collaterali che arricchiranno la riflessione di Alfredo Jaar.

Alfredo Jaar The Rwanda Project Zeizt MOCAA Alfredo Jaar, Six Seconds, 2000
Alfredo Jaar, Six Seconds, 2000

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